FRAMMENTI DI SOGNO
Il sogno, l'illusione, l'utopia, sono
elementi vitali per la nostra esistenza
e ciò spiega, forse, perché ne
raccogliamo e amiamo anche i frammenti.
(Raccolta di poesie
pubblicata nel 1986.)
Ho Sognato
Ho sognato cose di fanciullo dalla collina rotolavo nel grano verde di maggio
e tracciavo impervi sentieri
Correvo al mare,
linea azzurra all'orizzonte e stremato affondavo il viso
nella terra ocra chiara
Erano ristoro e gioia il sapore
di terra, l'aria marina di scirocco
e il brusio lontano di greggi
governate da cani sapienti.
modena, 1983
Figli
Occhi attoniti
di ebano e azzurro nella notte
nel crepuscolo
Rose sbocciate
nella siepe brulla
rugiada offerta
all'erba secca
del prato.
modena,1983
ALPE BUSCAGNA
Da vette di pietra bianca
piomba il vento e frulla
nel ginepro e mirtillo
dell'alpe Buscagna
Siamo saliti
per l'aspro sentiero
tra abetaie noccioli
e valli di prati erbosi
Ora supini esausti
miriamo la ghirlanda
di giogaie e cime
che vegliano la piana
Alpe rugata da vorticose acque
spumose di iride e cristalli
ove risuona il lento rintocco
degli armenti alla pastura
Sostiamo ancora
in questa pace rara
poi come torrente inquieto
scenderemo al piano.
1983
VEGLIA
Nebbie rare vagano
senza meta questa sera
quasi ombre mute
celebrano riti segreti
tra le attonite farnie
1984
AGONIA
Come sei bella
sul bianco guanciale
ora la tua assenza
appare greve sonno
potrà questo respiro
lenire le tue pene?
Riposa, riposa
non andare via.
Ma la morte paziente
veglia ancora
guarda l'ignaro sorriso
che porterà via.
1979
INCANTO
Velo di nebbia sfoca
valle donzella
acque salmastre
tra salicornia giunco scirpo
Silenzio fra le erbe
e la cannella palustre
tace il gabbiano
il falco riposa
né l'incedere dell'airone
turba l'attimo
Ma nere folaghe
oscuri presagi
con verso beffardo
negano l'incanto.
1984
PENSIERO
Pensiero
nella notte
vaga tra gli alberi
spogli
spettrali
nelle brume
d'autunno
e segue
il treno lontano
il suo battito
che muore
nelle spire
di nebbia.
1984
ATMOSFERA
Luce bianca tepida
inonda le contrade
in ore quiete
pare senza tempo e vita
la città.
E' un rapido inganno!
Nei vicoli in ombra
nei luoghi segreti
brulica di vita
odi il mormorio
come eco di mare?
1985
PRIMAVERA
Aria allegra d'aprile
muove esili salici
l'erbe fresche del prato
e increspa la marcita
La vita
fermenta e risplende
nel meriggio che non sa
del tramonto.
Perché
il sole non tramonta
in noi si fa sera.
1984
DESIDERIO
Il tuo sguardo
è filo di seta pura
tesse sul mio viso
l'ineffabile disegno
del desiderio
1983
SONNO
La notte
raccoglie il suo manto
e scopre un cielo
di puro cristallo
Luce gioca
tra i capelli
e tu sogni ancora
forse felice
perché dolcezza
è sul tuo viso
Non ti destare
in silenzio
voglio guardare
il tuo sogno ignaro.
1983
SILENZIO
Il silenzio
scava nicchie sicure
nella terra sola.
Come gelida galaverna
ricama inquieti spiriti
di riposte paure.
1983
VOCE
E nel silenzio
eco di desiderio
improvviso
la tua voce
chiama
Triste lusinga
si perde
fra complici fronde
nel meriggio
di solitudine.
1984
ATTORE
Questa sera
non è vino allegro
che mi fa barcollare
nella via deserta
lastricata di specchi
da gelida pioggia
Mentre altri indugiano
tra le quinte
attore solitario
dico vane parole
e urlo per udire
la mia voce
Ma questa sera
non voglio recitare
come marionetta
dai fili spezzati
voglio abbandonarmi
libero e riposare.
1985
CHIARA A CARNEVALE
Cenci e brandelli
rosa e cobalto
colmi di stoppie
brillanti al sole
effimero
di febbraio
Spaventapasseri
innocuo folletto
le festuche sul viso
l'ampio cappellaccio
non celano gli occhi
grandi e sereni
1985
SERA DI NEBBIE
Sono stanco
e nascondo
il sorriso amaro
tra le pieghe fredde
di una folla ignara
Voglio riposare
nella sera di nebbie
pensare
all'aria diafana
che mi offra
un ampio orizzonte
Lasciatemi solo
non m'importa
cosa accadrà
Lasciatemi riposare
che sonno mi prenda
generoso
vincendo
questo corpo
arrendevole.
1985
SENZA SAPERE
Questo cielo
duro metallo
costringe la terra
in ombra
E noi
maschere buffe
corazze di paura
corriamo folli
la via obbligata
senza sapere
dove e perché.
1985
UNA ROSA
Passa l'uomo
delle rose
offre il fiore
alla donna
ammiccando
al cavaliere
Da me non sosta
perché solo
rose
non posso donare.
1985
FURIA
Quasi furia di mare
il desiderio di te
mi assale.
A un'aria nuova
complice
ondeggiano i sensi
sospinti da richiami
ingannevoli
dei tuoi occhi ambrati.
Come duole
questo canto
di sirena lontana.
1985
CIELO CHIARO
Fruscio di pioggia
sulla neve
che muore
freddo vento
sui vetri diacci
il passero nascosto
fra coppi sconnessi
attende la felicità
di un cielo chiaro.
1985
ROSA IN SONNO
Come rosa in sonno
nell'ombra proteggi
il tuo mistero.
Tenebra senza fine
fuggi presto
che lei schiuda
i candidi petali
per donarmi
un'alba felice.
1985
MARINA
Una sera gravida di ombre
avvolge il mare
e inutile volgi lo sguardo
al vuoto orizzonte.
Una sera di silenzio
invade la dimora
aroma di sale e alghe morte
reca la brezza della notte.
Non echi di giochi
sull'arenile né lo strepito
della città in sonno
è l'attimo
del segreto dialogo
col mare.
Confidi liberi pensieri
ti nutri del suo respiro
sussurro cadenzato
della risacca
stanche onde
si frangono sulla battigia.
1984
CASTELLI
Il bimbo ride e gioca
sulla battigia
con castelli di sabbia
paziente riporta la rena
che l'onda scherzosa
sottrae
Il bimbo è triste
piange la torre abbattuta
nella festa dei grandi
perché non sa
l'effimera felicità
dei giochi di sabbia
1984
PIETRA
Nell'assolato meriggio
torpide membra
nella macchia ombrosa
e invano
tendi la mente
all'animo immobile e muto
pietra ostile
che erpici e lame
sfida nella buona terra
Spezzati pietra!
Dissolviti generosa
per non morire
lascia che linfa e umori
ti portino via
con giochi fanciulli.
1985
OMBRA
Ombra
nel cupo respiro
della notte
ti cerco
e vai come
spira di nebbia.
1985
DONNA TRISTE
Preda
di furia tiranna
rami scomposti e vinti
lo sguardo smarrito
le pieghe amare
del viso.
Albero scavato
da bora e salsedine
il corpo pallido.
Questo
delirio di odio
insidia e offende
la bellezza.
1984
PIANOFORTE
Note struggenti
di motivi antichi
feriscono l'animo
senza pace.
Vorrei qui
con me
lei
perché solitudine
lento veleno
non cresca
come loglio
nella terra incolta.
1985
ALBA
Il canto di fringuello
nell'alba opaca
un sole lontano
rischiara campi perlati
dalla notte.
La cascina rosa e verde
e l'aia sono deserte
non voci di fanciulli
che esplorano la macchia
come arcana foresta.
Solo il mormorio
di remote strade
una lama di luce
violano
la cupa frescura
dei tigli.
1985
PROMESSE
Tutto è silenzio
che il giorno muore
e tu supina
perdi lo sguardo
lontano.
Conducimi
dove vaga
il tuo animo lieve
svela il segreto
del tuo sorriso.
Suono di onde
fruscio di vento
o eco di antiche
dimenticate
Promesse?
1984
CANTI E BALLI
Canti e balli
per me questa sera
Acqua sorgiva
scorri libera
diffondi
stille di rugiada
fulgore
dagli occhi splendidi.
Tu plachi
la mia arsura
ma penso a te
allegro clown
che dolore e tristezza
hai negli occhi veri.
Tu lo sai.
E sei più bella.
1985
FANCIULLI
Fanciulli eravamo
ricordi
Signori dei campi
correvamo in frotte
per fossi e pometi
nella sera
Seguendo tracce
di lucciole
esploravamo
magiche lusinghe
della fantasia
Poi invisibili
scrutavamo la
lucente filigrana
in cielo
e cantavamo la nostra
ebbrezza nell'aria chiara
stupiti
delle cose arcane.
Allora alto
risuonava il tuo canto.
Ma stelle folli
tracciarono un oscuro disegno
cantavi la vita
e la morte ti ha amato
il tuo anelito
ha spento sulle labbra.
Il tuo sorriso incorrotto
per me
ora che le notti hanno
veli cupi
né lucciole danzano
nei campi sconvolti.
1983
In ricordo del compagno di giochi.( anni '50)
Raccolta di poesie
di Antonio Ferrin
pubblicata nel 1986