Mi reco al Palazzo dei Musei per rivedere la Galleria Estense riaperta dopo riparazione e restauro dei danni causati dal terremoto di 3 anni orsono.
Prima di percorrere via Vittorio Veneto dove è la Galleria, ho sostato da Tamara in via Albinelli per fare colazione e dare un'occhiata al giornale, quindi ho raggiunto l'ingresso della Galleria: c'è una buona affluenza di pubblico.
L'ascesa agli ambienti sontuosi del quarto piano è alquanto impegnativa per chi, come me, è reduce
da un recente ricovero in ospedale.
La scalinata monumentale di Marmo parte dal piano terra al livello del Lapidario, notevole raccolta di
resti lapidei e monumenti funerari della Modena (Mutina) romana, e già questa merita una visita attenta; pannelli descrivono caratteristiche e contenuti della Galleria Estense, senza però precisare che
la più parte delle opere esposte provengono da Ferrara, perché seguirono le vicende degli Estensi (ramo cadetto) che erano stati costretti a trasferire la capitale del Ducato a Modena nel 1590, e come era in uso negli anni in cui i Principi erano padroni di uomini e cose, avevano "traslocato" con tutto
il loro tesoro.
Fortunatamente Ferrara non fu spogliata del tutto: la Ferrara monumentale, grazie al governo della Chiesa subentrato, restò bellissima e impareggiabile.
Modena maggio 2015