E' la catechesi della Chiesa e di altre religioni: gli ultimi saranno i primi/ coltivare virtù e accettare il sacrificio per guadagnare il regno dei cieli/l'umiltà e l'accettazione della propria condizione(anche la più misera). E' una prospettiva suggestiva nonché edificante per un mondo ideale in cui tutti condividano e pratichino gli stessi principi, ovvero una società in cui tutti siano nelle stesse condizioni di dignità e libertà. Pertanto si parla di sogni, di un mondo "fuori dal mondo". Il nostro mondo infatti è quello della competizione, della lotta per la vita, terreno di ferocia e sopraffazione, dove chi si fa pecora è divorato, e il prepotente prevale. Ergo, questa filosofia è un invito a nozze per i prepotenti di ogni risma che prosperano sugli uomini docili; in altri termini, l'uomo non dovrebbe essere l'animale che è, e sempre sarà, dovrebbe infatti subire una radicale mutazione genetica, dei caratteri di cui è costituito: ma può la natura sovvertire le proprie leggi? Leggi che ne assicurano l'esistenza? Senza considerare inoltre che tutte le religioni sono state accusate di favorire i poteri costituiti, di sostenere "oggettivamente" le istituzioni e organizzazioni economiche impegnate nel difendere lo status quo, quello in cui le stesse istituzioni, tutte in quanto tali, tendono a perpetuarsi.
A. Ferrin
modena, 12/3/2023