SCRIBERE

SCRIBERE
libreria di zurau

venerdì 30 dicembre 2016

ASSENZE

                                                                 




ASSENZE         




Non prati erbosi
Aride zolle
Deserto
Senza memoria

Nel cammino
Forse smarriti
Vagate
Tra miraggi                                                                  
Dune precarie

Nel rifugio segreto    
Ambrosia e mirra
Esaltano                                                
Acque sorgive
Placano
L'arsura antica
                                               
Aspettate
Lasciate orme chiare
Che possa
Rivedervi ancora

A.Ferrin
Modena,31/12/2016
              


martedì 27 dicembre 2016

IL FRATELLO PIU' GRANDE

                                                          IL FRATELLO PIU' GRANDE



Per anni non ho avuto coscienza di essere parte di una famiglia numerosa: ciò accade a tutti i bambini nei primi anni di vita, quando non percepiscono del tutto il mondo che li circonda, il loro mondo è costituito e compreso nella fisicità del proprio corpo con i suoi bisogni primari.
Pertanto ho scoperto di avere fratelli più grandi quando sono emersi nella memoria ricordi e ombre fugaci di altre figure familiari, la cui presenza era poco assidua in famiglia in quanto presi dalla loro vita di adolescenti.
Ciò non è accaduto con le sorelle più vicine alla mia età e con le quali ho potuto condividere
esperienze infantili e giovanili.
Quindi penso a Ermanno e Gelindo, i mie fratelli maggiori.
Ermanno è mancato nel 2004, a Chicago negli U.S.A, a soli 71 anni, Gelindo a 86 anni il 22/12 u.s.
a Waupaca, Wisconsin in U.S.A.
Ho rivisto Gelindo dopo molti anni: ero bambino quando lui, arruolatosi  in marina militare, era
imbarcato sull'Incrociatore Andrea Doria.
Durante la crociera  transatlantica, la nave approdò a New York dove ai marinai fu concessa la franchigia, ma al termine del permesso egli non risalì a bordo e, aiutato dagli zii già residenti in U.S.A, si trasferì a Chicago dove prese in moglie l'italoamericana Marianna.
Quindi lo rividi quando tornò in Italia in licenza dal servizio militare che allora prestava nell'esercito
statunitense stanziato in Baviera, la regione tedesca occupata dagli americani dopo la sconfitta della
Germania nella seconda guerra mondiale.
Io vidi e lo ricordo alto e imponente.
Lo rividi altre volte, e ricordo in particolare l'incontro dei primi anni '70: ero sposato e avevo tre figli,
tutta la nostra famiglia era riunita presso i nostri genitori e quell'incontro mi colpì perché, passeggiando in giardino, mi cinse le spalle, e con un tono paterno mi chiese a bruciapelo : sei felice?
E poi, lava bene i denti tutti i giorni.
La cosa mi turbò al pensiero che mio fratello avesse solcato l'oceano per occuparsi della mia felicità, e della cura dei miei denti.
A.Ferrin

Modena, 27/12/2016


martedì 20 dicembre 2016

CHI SONO IO?

                                                                     CHI SONO IO?



Monsignor Galantino, in riferimento all'attentato terroristico di matrice islamica a Berlino, afferma
che non siamo alle prese con una "guerra di religione", ma che la responsabilità sarebbe del Dio denaro, l'antico "sterco del diavolo".
Nelle sue parole c'è una carenza di analisi o, piuttosto, una vera rimozione o cecità psicologica: come dire che non ci si rende conto che l'Occidente balla e canta sul ciglio del cratere di un vulcano che già ribolle minaccioso e minaccia di esplodere.
Siamo in presenza di una crisi di civiltà, la nostra, che ripete il ciclico iter di ogni civiltà destinata a
soccombere a un ordine più forte e integro, in grado di catalizzare i fermenti e le energie più giovani
dell'umanità.
Le cause di questo processo inarrestabile? La decadenza del Cristianesimo che ha esaurito l'originaria
carica rivoluzionaria, e conseguentemente la "stanchezza dell'occidente" incapace di fare fronte alle
nuove emergenze, e all'inarrestabile progredire del mondo islamico.
Un'esempio esplicativo di questo concetto io lo individuo in una delle molte dichiarazioni, in libera uscita, di papa Francesco: chi sono io per giudicare gli altri?
Se anche il papa non sa chi è, quale è il suo compito, e perché è stato eletto, di cosa stiamo parlando?
Antonio Ferrin
Modena, 21/12/2016

domenica 4 dicembre 2016

REFERENDUM



                                                            REFERENDUM





13:35 (3 ore fa)


Ho votato nella Scuola S.Carlo con moltissimi cittadini, in un'atmosfera distesa.
L'andirivieni dei votanti è ordinato, escono visibilmente sereni e sicuri
del dovere compiuto: si legge sul viso, e specialmente nei loro sguardi,
un senso di pienezza per la scelta fatta.
Anche i cani in attesa dei loro padroni sono tranquilli e composti, quasi
compresi dell'importanza del momento; osservo però che alcuni dei cani,
all'avvicinarsi dei proprietari, sono più irrequieti: guaiscono, o mostrano i denti.
Fiutano il "NO" o il SI?

Antonio Ferrin
Modena, 04/12/2016