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libreria di zurau

domenica 2 luglio 2017

BLASCO

                                                                       BLASCO




Nel pieno della notte, al termine del concerto evento di Vasco Rossi, e mentre sfumavano i colori dei fuochi pirotecnici, i 220.000 spettatori hanno cominciato a defluire dal Parco Ferrari diretti alle Stazioni di treni, autobus, e ai parcheggi auto allestiti in punti nevralgici della città e della prima periferia.
Alle tre del mattino quelle direttrici erano percorse ancora da gruppi di giovani (e meno giovani) che scherzavano e cantavano, e forse erano gli stessi che ieri mattina avevano risalito via Giardini per raggiungere il Parco.        
Infine i timori della vigilia si sono rivelati fortunatamente infondati, e infatti tutto è andato bene: Vasco ha riscosso il prevedibile successo tra i suoi appassionati, e l'ordine pubblico non è stato turbato da incidenti.
Inevitabile corollario della manifestazione, alcune decine di malori, uno dei quali con esito letale.
Devo ammettere che all'annuncio del grande Concerto di Vasco, ero fra i non pochi cittadini critici
e timorosi per l'afflusso di 220.000 spettatori, in misura superiore alla stessa totalità dei Cittadini di
Modena(180000), e fiorivano in Città le critiche e i sospetti più fantasiosi e tendenziosi all'indirizzo
del Sindaco e della sua Giunta, oltre ai mugugni per i prevedibili intralci alla consueta vita cittadina
e alla normale circolazione.
Non era previsto che il maxi-concerto fosse trasmesso dalle reti TV, ma invece erano attesi brevi
collegamenti diretti con Modena ma, come spesso accade, la RAI ha modificato il suo palinsesto
decidendo di effettuare la diretta dello spettacolo; così avrà sorpreso coloro che hanno acquistato il biglietto a 60 Eu e si sono sobbarcati faticosi trasferimenti per recarsi a Modena.
Pertanto ho deciso di assistere al Concerto davanti al mio televisore, e devo ammettere che, a
dispetto del mio scetticismo e della scarsa empatia per il personaggio, ho apprezzato la sua esibizione e lo spettacolo di popolo, (vero spettacolo nello spettacolo) , sopratutto quello viscerale dei fanclub del cantante che urlano le parole delle canzoni con energia e quasi rabbia, e le cui donne, issate sulle spalle dei compagni, con gesto trasgressivo mostrano il seno nudo.
Il tutto a confermare che il popolo e le masse non chiedono molto, hanno bisogno di essere blanditi e
rassicurati, chiedono solo "panem et circenses", e d'altra parte come dare loro torto: vivere è fatica e noi, uomini e donne, dobbiamo arrabattarci per sopravvivere nella giungla della vita quotidiana; non tutti riusciamo a sublimare le frustrazioni cui siamo soggetti, e cosi a volte abbiamo bisogno di evadere con la mente, di sognare e forse anche delirare.
Paolo Bonolis ha commentato dalla sua postazione lo svolgimento della manifestazione, corredata
anche da una lunga intervista al cantante, e seguita da dichiarazioni lampo raccolte da un giornalista fra i più scatenati tifosi appostati sotto il palco in prima fila; quella di una giovane donna mi ha colpito: "Vasco è cambiato, non è più quello dei primi tempi, è stato legalizzato, e io sono qui perché
spero che mi guardi negli occhi e si ricordi del primo Vasco"!
Anche un profano come me ricorda il Vasco trasgressivo del passato, quando molte porte gli erano precluse ed era oggetto di censure moralistiche.
Ma è una pia illusione quella della giovane donna: la società cerca di normalizzare e omologare le
spinte centrifughe nate al suo interno, e il Blasco di oggi, grazie al successo e al trascorrere del tempo è ripiegato su se stesso, si muove con l'elicottero personale e va a smaltire le fatiche del concerto nel Grand Hotel di Rimini.

A. Ferrin
Modena, 02 luglio 2017

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