Il viaggio immaginario da Modena mi conduce a Reggio Calabria, l'antica Rhegion, città della Magna Grecia dove voglio senz'altro ammirare i "Bronzi di Riace". I colossi di bronzo sono stati rinvenuti da un sub dilettante nei fondali prospicenti la località di Riace, nei pressi di Reggio, e rappresentano due imponenti guerrieri (2 mt) in bronzo, fusi "a cera persa" nel V° Secolo a.c. : si presume facessero parte di un carico diretto dalla Grecia alle fiorenti Colonie della Magna Grecia; il carico si sarebbe inabissato a causa di una violenta bufera, quando i marinai li avrebbero gettato fuoribordo per salvare la nave e se stessi.
Devo approfittare della mia presenza nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio per ammirare altri reperti provenienti dall'antica Rhegion, da Locri, Palmi e Crotone; tra essi il mosaico pavimentale dall'antica Palmi, il gruppo dei Dioscuri da Locri, la Testa di Basilea rinvenuta nelle acque di Porticello, trafugata e venduta al Museo di Basilea, e da questo restituita al Museo di Reggio, infine il Kouros da Rhegion. Bisogna avvicinare queste bellezze con prudenza: esse sono tali e così numerose, che si corre il rischio di essere preda della "sindrome di Stendhal". Questo accade quando i sensi, allertati ed eccitati, non reggono la visione di una bellezza incontenibile e ineffabile. Il fatto è che, se percorri l'Italia da Nord a Sud, da Est a Ovest, sei comunque immerso nella bellezza inesauribile che la storia e l'ingegno ci hanno donato.
A. Ferrin 10/8/2022
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