La celebrazione è frutto delle tragiche circostanze in cui si trovò il nostro Paese. Il XXV aprile 1943, con i tedeschi ormai in fuga, gli Alleati sbarcati in Sicilia, a Salerno e Anzio, gli Alleati ormai alle porte di Milano, e in fuga Mussolini con gli ultimi Gerarchi, i gruppi di Partigiani scendono dalle montagne ed entrano nelle città da liberatori. Tra i partigiani era prevalente la componente politica di estrema sinistra (comunisti e socialisti) per i quali fu facile imporre una verità che avvalorava la cacciata di Mussolini e del Fascismo per merito della lotta partigiana. In realtà il Fascismo è crollato e imploso a causa del suo tragico fallimento in cui ha trascinato tutto il Paese, fallimento dovuto alla politica di potenza, imperialista e velleitaria. Il 10 luglio del '43, il Gran Consiglio del Fascismo approva un O.D.G che condanna la politica di Mussolini e lo sfiducia, E' quello che aspettava il Re? Fatto sta che fa imprigionare il Duce confinandolo a Campo Imperatore, da dove viene liberato da paracadutisti tedeschi. Pertanto mi sembra chiaro che il Regime mussoliniano è crollato per sua intrinseca debolezza e fallimento: si è suicidato per una rivolta intestina al Regime stesso. Infine, il Fascismo è caduto, la Monarchia ha pagato la sua incapacità a tutelare lo Statuto Albertino e a evitarci una guerra scellerata e ingiusta, infine nel '46 gli italiani hanno scelto la Repubblica: il tutto è materia di storia per gli Storici, Storia che non si può spiegare con i se e i ma, né con la dietrologia o le ideologie di parte. Gli individui e i popoli subiscono le conseguenze dei propri errori, ed è giusto che così sia, ma sono anche convinto che la responsabilità di una sconfitta (come delle vittorie) non sia responsabilità de "l'uomo solo al comando", ma di tutto il popolo che si è fatto gregge. Per questo trovo grottesco che a quasi 80 anni dalla Liberazione vi siano Cittadini che si sentono vincitori e che vogliono colpevolizzare ancora i vinti.
A.Ferrin
modena, 26/Aprile/2023