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libreria di zurau

domenica 2 aprile 2023

FERRARA

Infine ho preso il treno diretto a Ferrara per visitare la mostra "Rinascimento a Ferrara". Il viaggio è già un premio: è meglio viaggiare con mezzi pubblici per avere un'immagine più realistica del Paese. Al felice esito della mia "gita" contribuiscono la giornata di primavera incipiente, e il ritorno nella mia Città dopo tre anni di forzata assenza causa la pandemia Covid. Ho viaggiato in compagnia di una studentessa reggiana che risiede nella città Estense dove frequenta la facoltà di medicina: un'ora di conversazione piacevole circa le bellezze di Ferrara, in una carrozza moderna non affollata e con il personale viaggiante efficiente, insomma un servizio ferroviario inappuntabile. Giungo al Palazzo dei Diamanti che, tra l'altro, ha subito importanti restauri che ne hanno ripristinato lo splendore: è bellissimo nelle parti espositive e nei servizi annessi.  Che dire dei quadri? E' un tripudio di bellezza che stordisce: sono opere esposte nel mondo e solo per l'occasione rientrate a Ferrara: sono opere del Rinascimento Ferrarese, il '400/500, i secoli del massimo splendore della Corte Estense.          La loro sorte è la stessa di molto patrimonio d'arte italiana passata di mano per le vicissitudini della storia italiana dei secoli trascorsi.  Esco dal Palazzo e mi avvio in Ercole I D'Este liberata dalle automobili, e perciò più affascinante perché assume l'aspetto originale immaginato dal Rossetti quando ideò l'Addizione Erculea, o da De Chirico quando dipinse le sue tele Metafisiche: qui l'occhio spazia  dalla Porta degli Angeli a nord, al Castello di cui si intravede l'ingresso corrispondente: si racconta che il Duca avesse realizzato un passaggio sotterraneo segreto tra il Castello e la Porta. Sono stanco ma la fatica mi ha regalato anche l'adrenalina per poterla sostenere; sono gratificato da questa visita, e tuttavia sono colto dal dubbio: queste "gite" non sono fatte per me e i miei coetanei; infatti rivedo il treno affollato di giovani e rari anziani, come nel Palazzo dei Diamanti.                                                              Potrò in futuro, almeno, riandare con la memoria ai ricordi più belli?

Ferrin

2/4/2023 

    

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