La presentatrice ha commesso un grave errore contravvenendo alle regole non scritte dettate dalla ipocrisia dei benpensanti, (di quanti non riescono a deviare dal pensiero dominante per avventurarsi sul terreno della libera opinione), ha espresso una opinione che moltissimi sottoscriverebbero e che invece se ne guardano bene perché temono la mannaia dei manichei duri e puri. La giornalista della TV conduce una trasmissione popolare (o populista) che spettacolarizza le tristi vicende umane; infatti, sul tema del Femminicidio e della violenza alle donne, ha posto una domanda forse retorica ma anche provocatoria: " è possibile che fra le cause della recrudescenza di questo fenomeno vi siano anche responsabilità della donna? ". Apriti cielo, l'incauta giornalista avrebbe dovuto allinearsi alla Vulgata corrente, secondo la quale la Vulgata diventa semplicemente "volgare" perché indica nell'uomo la fonte unica di ogni male e quindi la donna unica vittima; questo assunto fa a pugni con il buon senso, la logica e l'intelligenza, ma vallo a spiegare a chi si rifugia nell'alveo rassicurante del pensiero unico e cede al sonno della ragione. Tuttavia un argomento così complesso non si esaurisce in poche righe, esso infatti tocca molti aspetti della vita sociale: noi esseri umani rispetto al mondo animale siamo più fortunati perché non siamo del tutto soggetti a leggi di natura stringenti, abbiamo margini di libertà che ci consentono discrezionalità nell'uso del nostro "libero arbitrio", o piuttosto siamo più sfortunati perché privi del puro istinto animale che ci eviterebbe l'onere della consapevolezza e della responsabilità. Infine, il fenomeno della violenza sessuale (e non solo) sulla donna deve essere sanzionato, ma nello stesso tempo affrontato sul piano culturale e pedagogico: perché nessuno parla di educazione di Genere e sessuale nelle scuole? Gli uomini, grazie a cultura e civiltà, hanno acquisito un certo controllo della aggressività e dell'istinto di predazione, ma non del tutto, e non per sempre: il richiamo della foresta è un canto di sirena sempre in agguato.
A.Ferrin modena, 20/9/2021