Quanti hanno notato che nelle cronache riappaiono personaggi che credevamo usciti di scena perché avevano promesso di lasciare il proscenio della vita pubblica politica? Come si dice, a volte ritornano: nulla da eccepire, se non la mancanza di stile o pudore dimostrata, ma possiamo attenderci stile e pudore da chi ha fatto mille battaglie nel, e per il potere? Questi fanno affidamento sulla memoria corta dei Cittadini che, assorti nei loro essenziali e vitali interessi legati alla sopravvivenza, sono da sempre abituati a dimenticare gli impegni presi dagli uomini di potere: questi ultimi argomentano che utilizzano i mezzi di cui dispongono, che la vita è competizione. Questo per ciò che riguarda i politici e i grandi burocrati dello Stato, i quali, se non riescono a occupare le posizioni precedenti, sono abilissimi a riciclarsi in nuove caselle offerte dall'organigramma del Potere: e se non bastasse diventano opinionisti, scrittori, o "tuttologi" attingendo alle rendite di posizione accumulate in precedenza e, infine, riescono sempre a raccattare un gettone di presenza in qualche Consiglio di. A, Ente o Fondazione. E' paradossale il fatto che importanti uomini di potere accettino di retrocedere "formalmente" nella scala sociale pur di conservare uno status sociale che dia loro visibilità. A.Ferrin modena, 2/9/2021
Nessun commento:
Posta un commento