Si fa un gran parlare di uomini che commettono femminicidi, di padri e madri che uccidono i figli che, a loro volta, uccidono i genitori; è sempre stato così? Io penso di sì, ma ora siamo più ipersensibili e reattivi per la concomitanza di sciagure che ci flagellano e rendono più vulnerabili. Un tempo si poteva argomentare circa le cause della follia umana che sovverte la morale comune, ovvero i principi più sacri a tutela della famiglia, adesso è tutto più difficile: sembra sia stata fatta tabula rasa di ogni principio umanitario, che il senso comune non contempli una elementare scala di valori, che la nostra vita sia ormai un'arida prateria dove scorrazzano e dilagano pulsioni e istinti incontrollati. Ecco allora che l'uomo della strada non vuole vedere né sapere, si chiude a riccio e, fuggendo dalla realtà, è sempre più capace di digerire e razionalizzare tutto. Questo meccanismo, forse, è sempre stato base e molla dell'evoluzione della nostra Specie, e tuttavia io sono attonito ( ma questo termine è inadeguato) per i delitti commessi in questi ultimi giorni: la madre che uccide la figlia di 5 anni con 11 coltellate, il figlio che uccide il padre e ne seziona il corpo, l'uomo che commette l'ennesimo femminicidio, la donna che punisce con la morte l'uomo fedifrago, e l'uomo che uccide la seconda moglie e la figlia acquisita, e si tratta solo di un elenco parziale degli orrori di cui siamo spettatori. E' molto difficile avere un approccio equilibrato a questo tema; non si riesce ad argomentare perché il rischio della semplificazione è in agguato: si passa dai forcaioli agli indifferenti, dai giustizialisti ai buonisti e ingenui, insomma ne risulta un' umanità confusa e divisa in tifoserie contrapposte, e quasi ignara del destino comune. Ma quelli che stupiscono ancora di più sono i giornalisti e i mezzi ufficiali di comunicazione, i quali battono subito la grancassa ricorrendo al clamore e al morboso, e mai che cerchino di approfondire la complessità dei fenomeni, e offrono piuttosto lo spettacolo delle intimità e miserie altrui. Da parte mia una semplice osservazione: noi tutti siamo monitorati H24 da mille istituzioni, istituzioni che ci guidano e determinano, e altre preposte all'assistenza e al supporto nelle circostanze che la vita ci riserva. Con tutto ciò, è possibile che non si trovino gli strumenti per prevenire e quindi scongiurare i delitti più efferati? O invece dobbiamo accettare il tutto come portato della nostra natura?
modena,19/6/2022
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