Dormivo della grossa questa notte, (accade raramente) quando mi ha svegliato un'esplosione; il soprassalto mi ha spaventato e per pochi attimi non ho avuto cognizione di dove mi trovassi. Poi ho realizzato di essere nel mio letto, e cercavo di capire da dove venisse la detonazione; l'avevo percepita così secca che mi parve prodotta da pistola o fucile, comunque, giù dal letto e assonnato, ho esplorato con circospezione la mia tana senza notare alcunché di sospetto: la porta d'ingresso era ben chiusa come le finestre. Rientrato al tepore del letto, tesi l'orecchio a eventuali rumori provenienti dalle scale condominiali, ma niente, il silenzio era totale, poi ho visto che i quadri erano al loro posto (anni orsono un quadro si era staccato dalla parete precipitando con fragore sul pavimento), e mentre mi infilavo tra le lenzuola già fantasticavo sul fatto: è accaduto qualcosa di brutto fra i muri dei coinquilini? I giornali sono così pieni di cronaca nera che non ne sarei sorpreso; tesi ancora l'udito in attesa di una sirena di ambulanza o della polizia, ma tutto taceva e mi rilassai ancora, ma non del tutto. Infatti si affollavano alla mente mille immagini di questi giorni prodotte dalla morte del Papa con il diluvio di cordoglio precipitato dai governanti della Terra, mentre il popolo ignaro mostrava la pietà ingenua di sempre, e comunque prevalgono i sentimenti migliori di cui siamo capaci, pur notando che davanti al cadavere del Papa c'é chi fa i selfie, e la Piazza S. Pietro è costellata dai lampi fotografici. La Piazza, delimitata dal colonnato del Bernini, mostra in perfetta forma geometrica la platea di laici, chierici e popolo. Più vicini alla bara i reggitori della Terra da un lato, in abito scuro (molte donne in mantiglia nera) e dall'altro, la porpora dei Cardinali, mitre e cotte bianche. Se per un attimo avevamo pensato alla società perfetta, non è questa! E tuttavia gli idealisti impenitenti come me, che cioè non vogliono "vedere né credere", osservando la scena che si staglia nel cielo di Roma, urlano senza voce: assassini, non vedete i morti innocenti che cadono nel fragore delle armi? Siamo, e siate sereni. Essi, i "potenti" sanno e vedono, ma hanno stomaci di struzzo, ovvero sono capaci di digerire tutto. Questa mattina, a colazione, ho notato un tappo di sughero ai piedi del tavolo di cucina, e ho capito che il lambrusco troppo allegro nel bottiglione, aveva provocato l'esplosione del tappo.
Modena, 28/4/2025