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libreria di zurau

lunedì 28 aprile 2025

IL TAPPO

Dormivo della grossa questa notte, (accade raramente) quando mi ha svegliato un'esplosione; il soprassalto mi ha spaventato e per pochi attimi non ho avuto cognizione di dove mi trovassi. Poi ho realizzato di essere nel mio letto, e cercavo di capire da dove venisse la detonazione; l'avevo percepita così secca che mi parve prodotta da pistola o fucile, comunque, giù dal letto e assonnato, ho esplorato con circospezione la mia tana senza notare alcunché di sospetto: la porta d'ingresso era ben chiusa come le finestre. Rientrato al tepore del letto, tesi l'orecchio a eventuali rumori provenienti dalle scale condominiali, ma niente, il silenzio era totale, poi ho visto che i quadri erano al loro posto (anni orsono un quadro si era staccato dalla parete precipitando con fragore sul pavimento), e mentre mi infilavo tra le lenzuola già fantasticavo sul fatto: è accaduto qualcosa di brutto fra i muri dei coinquilini? I giornali sono così pieni di cronaca nera che non ne sarei sorpreso; tesi ancora l'udito in attesa di una sirena di ambulanza o della polizia, ma tutto taceva e mi rilassai ancora, ma non del tutto. Infatti si affollavano alla mente mille immagini di questi giorni prodotte dalla morte del Papa con il diluvio di cordoglio precipitato dai governanti della Terra, mentre il popolo ignaro mostrava la pietà ingenua di sempre, e comunque prevalgono i sentimenti migliori di cui siamo capaci, pur notando che davanti al cadavere del Papa c'é chi fa i selfie, e la Piazza S. Pietro è costellata dai lampi fotografici. La Piazza, delimitata dal colonnato del Bernini, mostra in perfetta forma geometrica la platea di laici, chierici e popolo. Più vicini alla bara i reggitori della Terra da un lato, in abito scuro (molte donne in mantiglia nera) e dall'altro, la porpora dei Cardinali, mitre e cotte bianche. Se per un attimo avevamo pensato alla società perfetta, non è questa! E tuttavia gli idealisti impenitenti come me, che cioè non vogliono "vedere né credere", osservando la scena che si staglia nel cielo di Roma, urlano senza voce: assassini, non vedete i morti innocenti che cadono nel fragore delle armi? Siamo, e siate sereni. Essi, i "potenti" sanno e vedono, ma hanno stomaci di struzzo, ovvero sono capaci di digerire tutto. Questa mattina, a  colazione, ho notato un tappo di sughero ai piedi del tavolo di cucina, e ho capito che il lambrusco troppo allegro nel bottiglione, aveva provocato l'esplosione del tappo. 

Modena, 28/4/2025 

lunedì 21 aprile 2025

BERGOGLIO E' MORTO

Or ora ho saputo che il Papa argentino è morto questa mattina alle 7,30. Avevo appena scritto un post circa i suoi malanni. Non modifico una virgola di quel post: lamentavo in esso l'eccesso di retorica che imperversa al riguardo, e ora ci ritroviamo con l'evento che ci assicurerà per mesi un ulteriore carico di cerimonie varie tra funerali, Conclave e insediamento del nuovo Pontefice, il tutto condito con infiniti commenti sul suo Pontificato tra gli schieramenti pro e contro. Certamente una parte dei cattolici e gerarchie non ha amato questo Papa; per quanto mi riguarda, mai ho nascosto che non mi piacesse, comunque è finita la sua parabola terrena, e subentra il cordoglio per la sua scomparsa. D'altra parte la morte è sempre scandalo, come lo è la morte di ogni uomo che sgomenta e turba profondamente, e ci pone di fronte al suo mistero, mistero che ci è precluso. Nella mia già lunga vita vedrò dunque (spero) un nuovo Papa. Ho sempre sostenuto (e non ero il primo né il solo) che i Pontefici italiani dessero maggiori garanzie di imparzialità, e perciò spero che dal Conclave esca un Papa italiano. Ma quanta acqua è passata sotto i ponti! Ricordo quando il Papa era ancora circondato da un'aura di sacralità, quando i riti e le vesti contribuivano a farne immagine venerabile lontana dal popolo, poi è subentrato il fenomeno della laicizzazione della società e la sua relativa scristianizzazione.  Questi fenomeni, a mio parere, non sono del tutto positivi perché pregiudizievoli del senso religioso della vita, qualità comunque utile alla nostra umanità sempre più povera di valori e smarrita. Quale destino per l'uomo privo di ideali, di speranza, e tutto solo nell'universo?

Modena 21/4/ 2025  ore 18 pm

SANTO SUBITO?

Basta! Non se ne può più! Ha già indossato il poncho e le braghe, lasciatelo andare nelle pampas! Abbiate pietà di un povero vecchio e di noi spettatori...ma gli scherani del Vaticano, e i servi sciocchi della nostra RAI, orfani di pastorali, tiare e sedie gestatorie, continueranno con la loro melensa piaggeria, e lo useranno come immaginetta santa da offrire ai suoi fedeli. Forse che l'Argentino vuole la santità, e subito? Ma si, che l'aureola non si nega più a nessun Papa!

Modena, 21/4/2025 ore 10 am





lunedì 14 aprile 2025

GUITTO

Sono stupito (ma è un eufemismo) di fronte al modo in cui il Presidente Trump gestisce i suoi poteri che, per quanto siano acquisiti mediante elezioni democratiche, pongono interrogativi circa i rischi posti anche dai sistemi democratici quando di essi si abusa. Trump in questo caso ritiene, o vuole far credere che, eleggendolo, gli americani abbiano inteso dargli carta bianca per l'esercizio di un potere personale e discrezionale. Vedo in ciò segnali di involuzione della democrazia USA, una involuzione che non riguarda un Paese qualsiasi degli oltre 200 esistenti sulla Terra, ma piuttosto uno dei pochi in grado di condizionare e determinare le sorti del nostro Pianeta. Voglio sperare che le bizzarrie di Trump siano temperate dallo stuolo di esperti da cui è attorniato. In mancanza dovremo rassegnarci a un guitto anzi che no, guitto che, spinto da un EGO immenso, pensa di sollazzarci con le sue sparate, e sia pure, ma non si tratta di un giocoliere alle prese con clavette: ha accesso anche a 6000 testate nucleari! E se gli venisse il ghiribizzo di giocare anche con quelle?

Modena, 14/4/2025

domenica 13 aprile 2025

SISIFO

Sisifo è condannato dagli Dei a riportare il masso alla sommità della montagna, masso che rotola sempre al piano e che Sisifo deve risospingere alla vetta. C'è condanna più crudele per l'uomo che mai verrà a capo del suo compito? E' la metafora perfetta del lavoro umano, ovvero del destino di ogni uomo indotto alla fatica e alla sofferenza dalle necessità intrinseche alla natura. Noi, donne e uomini, obbligati al basto,  siamo, "dobbiamo" essere obbedienti, più o meno consapevolmente, spinti dall'illusione che la grande pietra non precipiti ancora, che il supplizio abbia fine: è la speranza vana della gratificazione, la speranza che ci nutre e alimenta l'impresa, condannandoci a reiterare lo sforzo sovrumano impari alle nostre forze. La nostra salvezza consiste dunque nell'accettazione della realtà, realtà scevra da illusioni o allucinazioni. 

Modena, 13/4/2025

venerdì 4 aprile 2025

MALIA

Sono vittima di una malia? Non credo a queste cose, credo al potere di suggestione che alcuni fenomeni o persone possono esercitare su di noi, e che alcuni fra noi siano più sensibili e suggestionabili. Ho incontrato una donna sulla trentina, non appariscente né particolarmente elegante, e tuttavia la sua visione ha dato una staffilata, o shock se preferite, al mio organismo, quasi io fossi attraversato da capo a piedi da un potente flusso di energia. Osservavo la ragazza, senza che lei se ne accorgesse, che aveva il fuoco negli occhi e sprigionava un potente flusso di sensualità; ero catturato in un turbine di sentimenti dolcissimi, sentimenti dimenticati da lungo tempo, gli stessi che in passato hanno propiziato due matrimoni e altre relazioni affettive ineffabili. Tutto bene, ma ora sono un anziano di 82 anni e vivo in solitudine! Allora, cos'é questo rigurgito di ormoni e feromoni che impazzano nelle vene con emozioni e illusioni ingannevoli che possono rivelarsi nocive alla mia età? Non ho fatto nulla per alimentare questo tormento, pure essendone lusingato, perché di questo si tratta: da tempo, infatti, sono alla finestra a guardare la vita che passa, struggermi per il bene ricevuto e smarrito, e poi a gioire e sognare per gli occhi di una ragazza; la ragazza, provocata ironicamente, fuggirebbe con me, ma quando le confesso che "non c'é denaro per fare la guerra", si allontana.

Modena, 3/4/2025