Franz Kafka è un'impiegato d'ordine negli uffici di Praga delle Assicurazioni Generali di Trieste;
è di famiglia ebraica e vive con i suoi nel Ghetto di Praga: non ha un buon rapporto con il padre e non ha
molti contatti anche con il mondo esterno. Pertanto è un uomo schivo, solitario e i suoi interessi sono
limitati alle letture e alla scrittura, vuole essere uno scrittore! Già nelle prime opere riversa il suo mondo interiore popolato di complessi e frustrazioni, abitato da fantasmi, paure indicibili e alle prese con mostri
frutti delle sue sue elucubrazioni mentali.
Gli elementi salienti della sua arte sono ben presenti nella sua opera più nota: La Metamorfosi. Un mattino,
al suo risveglio si accorge di essersi trasformato in un insetto mostruoso, un grande scarafaggio che fatica
a muoversi, ributtante e che fa di tutto per nascondere la sua nuova condizione al resto della famiglia.
I genitori e i fratelli inizialmente cercano di aiutarlo, spronarlo e curarlo, ma Gregor Samsa, questo il suo nome, non accetta la sua condizione, l'angoscia e la vergogna lo opprimono, conducendolo infine ad un'alienazione totale.
La figura di Gregor Samsa mi ha subito commosso e affascinato, e ho riletto La Metamorfosi più volte
perché la vicenda surreale di Gregor tocca i punti più sensibili dell'animo umano: le paure più recondite,
quali la solitudine, l'alienazione, la perdita di se stessi, degli affetti più cari, l'esclusione dal consesso umano, la morte. Gregor Samsa, che ora è un essere immondo, tuttavia conserva la lucidità per capire che il suo mondo, ormai, è quello dell'angoscia e non più dell'amore.
SCRIBERE

libreria di zurau
sabato 30 ottobre 2010
giovedì 28 ottobre 2010
Gli ulivi millenari di Palestina
In Palestina si calcola che vi siano c.a 15 milioni di ulivi, molti dei quali sono plurimillenari.
I coloni ebrei per espandere e radicare la loro occupazione, devono necessariamente abbattere ulivi per
ottenere aree fabbricabili. Ovviamente si tratta di insediamenti dichiarati illegali dall'ONU, che, peraltro,
non ha la forza per fare rispettare le proprie sentenze. E' un paradosso che dal dopoguerra Israele ha collezionato centinaia di condanne dall'Onu, condanne che non hanno avuto seguito.
Come potrà esservi pace in Palestina ? Chiediamolo agli USA, protettori e scudo di Israele, che con i loro "Veti" hanno pervicacemente bloccato ogni decisione dell'ONU, con buona pace del diritto e della giustizia.
I coloni ebrei per espandere e radicare la loro occupazione, devono necessariamente abbattere ulivi per
ottenere aree fabbricabili. Ovviamente si tratta di insediamenti dichiarati illegali dall'ONU, che, peraltro,
non ha la forza per fare rispettare le proprie sentenze. E' un paradosso che dal dopoguerra Israele ha collezionato centinaia di condanne dall'Onu, condanne che non hanno avuto seguito.
Come potrà esservi pace in Palestina ? Chiediamolo agli USA, protettori e scudo di Israele, che con i loro "Veti" hanno pervicacemente bloccato ogni decisione dell'ONU, con buona pace del diritto e della giustizia.
venerdì 22 ottobre 2010
Umana avventura
Le scienze umane, dai più antichi pensatori di Oriente e Occidente, ai grandi inventori di ogni tempo, hanno costituito il trastullo che Dio, (comunque lo si voglia immaginare e quindi credervi), ha voluto donare agli uomini per dare senso razionale, razionalità umana all'esistenza, alla vita in ogni sua forma e agli elementi che costituiscono l'universo in cui siamo ospiti per un solo attimo dell'eternità.
Ma Dio, quasi volesse prendersi gioco degli uomini , ha donato non un semplice trastullo, ma un vero e proprio rompicapo. Così dal momento della Creazione, ogni essere vivente, con buona lena si impegna a
dipanare il gomitolo della vita, egli pensa infatti di dovere indagare e lo farà per tutta la sua vita con fatica
di Sisifo ma invano : migliaia di anni di speculazione filosofica e religiosa non sono bastati perché l'uomo è sempre alle prese con i suoi dubbi, e per sfuggire l'angoscia e il senso di impotenza di fronte al
mistero, ha trovato rifugio nelle religioni scaturite dalla sua mente.
Religione costruita per se, per la comunità, e "conditio sine qua non" della sua sopravvivenza, per preservare la Specie e consentirle anche forme sofisticate di organizzazione sociale, tali da farne il leader della scala biologica.
Ma Dio, quasi volesse prendersi gioco degli uomini , ha donato non un semplice trastullo, ma un vero e proprio rompicapo. Così dal momento della Creazione, ogni essere vivente, con buona lena si impegna a
dipanare il gomitolo della vita, egli pensa infatti di dovere indagare e lo farà per tutta la sua vita con fatica
di Sisifo ma invano : migliaia di anni di speculazione filosofica e religiosa non sono bastati perché l'uomo è sempre alle prese con i suoi dubbi, e per sfuggire l'angoscia e il senso di impotenza di fronte al
mistero, ha trovato rifugio nelle religioni scaturite dalla sua mente.
Religione costruita per se, per la comunità, e "conditio sine qua non" della sua sopravvivenza, per preservare la Specie e consentirle anche forme sofisticate di organizzazione sociale, tali da farne il leader della scala biologica.
Voltare le spalle...
Mentre Israele costruisce a spron battuto nuove case in territorio palestinese, Hilary Clinton assicura che gli USA non volteranno le spalle né agli ebrei, né ai palestinesi.
Questa è la politica americana: di questo passo i palestinesi non avranno un loro Stato, e quando infine dovessero averne uno, esso sarà disegnato dagli Israeliani, ridotto a piccole enclave spoglie di potere, risorse e diritti.
Antonio Ferrin
Modena
Questa è la politica americana: di questo passo i palestinesi non avranno un loro Stato, e quando infine dovessero averne uno, esso sarà disegnato dagli Israeliani, ridotto a piccole enclave spoglie di potere, risorse e diritti.
Antonio Ferrin
Modena
mercoledì 20 ottobre 2010
La natura e i suoi inganni
Siamo piccoli uomini in balìa della natura che ci domina, ma che, nello stesso tempo, ci inganna con lusinghe e promesse. Penso all'amore, meraviglioso e ineffabile espediente escogitato per confondere le
nostre menti, e strumento potentissimo per assicurare all'umanità la continuazione della specie.
Crediamo di agire e invece "siamo agiti"; quasi a nostra insaputa la biologia organizza la nostra vita e il futuro.
Non ci resta che cantare la dolcezza e le emozioni dell'amore, null'altro che la poesia dell'illusione.
nostre menti, e strumento potentissimo per assicurare all'umanità la continuazione della specie.
Crediamo di agire e invece "siamo agiti"; quasi a nostra insaputa la biologia organizza la nostra vita e il futuro.
Non ci resta che cantare la dolcezza e le emozioni dell'amore, null'altro che la poesia dell'illusione.
martedì 19 ottobre 2010
Risum abundat...
Politici e uomini di potere in genere, nelle occasioni ufficiali non lesinano sorrisi, abbracci e baci: sciamano dai luoghi riservati, le sancta sanctorum, dove hanno dato sfogo al peggio di se nelle lotte intestine e feroci
per il potere. Ora sono sorridenti e si trasferiscono alle eleganti tavole per consumare il "pranzo di lavoro".
Perché sorridono e vanno a braccetto come amiconi? E' un espediente psicologico per dispensare ottimismo al popolo, affinché questo sia sempre bendisposto e docile nell'accettare i bocconi indigesti che
essi hanno preparato?
E' la politica, dicono, e io aggiungo l'impostura, la quale, come scriveva Leopardi "... è l'anima della vita
sociale, e il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi...".
per il potere. Ora sono sorridenti e si trasferiscono alle eleganti tavole per consumare il "pranzo di lavoro".
Perché sorridono e vanno a braccetto come amiconi? E' un espediente psicologico per dispensare ottimismo al popolo, affinché questo sia sempre bendisposto e docile nell'accettare i bocconi indigesti che
essi hanno preparato?
E' la politica, dicono, e io aggiungo l'impostura, la quale, come scriveva Leopardi "... è l'anima della vita
sociale, e il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi...".
lunedì 18 ottobre 2010
la faccia di bronzo degli Ebrei
Per l'ennesima volta oggi sul corriere appare il solito piagnisteo degli ebrei che, dopo 60 anni, vogliono
monetizzare le proprie sventure di povero popolo perseguitato: non demordono.Vogliono che tutto il mondo riconosca l'unicità della Shoah, che compiangiamo le povere vittime del nazismo, magari dimenticando tutte le altre vittime, di ogni altra religione, dimenticate dai più.
La tenacia con cui gli ebrei perseguono il loro scopo, fa pensare che mai potranno, o vorranno, storicizzare
quel periodo storico, rinunciando al vittimismo piagnone per approdare a un approccio razionale e più umano di quella tragedia, e nello stesso tempo considerare come la loro stessa politica in Palestina abbia prodotto ingiustizie ed eccidi tra i palestinesi.
Gli Ebrei d'altra parte hanno la forza e il potere di "fare la pace" con gli arabi, perché non la fanno?
kafkaant2
monetizzare le proprie sventure di povero popolo perseguitato: non demordono.Vogliono che tutto il mondo riconosca l'unicità della Shoah, che compiangiamo le povere vittime del nazismo, magari dimenticando tutte le altre vittime, di ogni altra religione, dimenticate dai più.
La tenacia con cui gli ebrei perseguono il loro scopo, fa pensare che mai potranno, o vorranno, storicizzare
quel periodo storico, rinunciando al vittimismo piagnone per approdare a un approccio razionale e più umano di quella tragedia, e nello stesso tempo considerare come la loro stessa politica in Palestina abbia prodotto ingiustizie ed eccidi tra i palestinesi.
Gli Ebrei d'altra parte hanno la forza e il potere di "fare la pace" con gli arabi, perché non la fanno?
kafkaant2
Bellezza e solitudine
Sarah era troppo bella rispetto alla cugina, era sola alle prese con Sabrina, in un rapporto fatto di gelosie e invidia, e con lo zio, solo uomo in una famiglia. Sarah attraversa l'accidentato percorso dell'adolescenza,
con le sue lusinghe e acerbi sogni; era troppo felice della sua giovinezza che esplodeva irradiando attorno a se desideri aspettative e reconditi desideri. Il tutto nel crogiuolo della provincia profonda, con angusti orizzonti, dove macerano poveri sentimenti e passioni umane in un atmosfera culturale arida e asfittica.
Era dunque inevitabile che le tenaci passioni dei grandi e le più innocenti e ignare aspettative di Sarah,
incrociandosi, avrebbero prodotto l'esplosione delle passioni e la rottura di ogni equilibrio.
Di chi la colpa? Siamo tutti innocenti e assassini, poiché siamo in balìa delle tentazioni che, come avvoltoi,
ci seguono dall'alto nell'attesa che la morte entri in noi e vi prenda dimora.
con le sue lusinghe e acerbi sogni; era troppo felice della sua giovinezza che esplodeva irradiando attorno a se desideri aspettative e reconditi desideri. Il tutto nel crogiuolo della provincia profonda, con angusti orizzonti, dove macerano poveri sentimenti e passioni umane in un atmosfera culturale arida e asfittica.
Era dunque inevitabile che le tenaci passioni dei grandi e le più innocenti e ignare aspettative di Sarah,
incrociandosi, avrebbero prodotto l'esplosione delle passioni e la rottura di ogni equilibrio.
Di chi la colpa? Siamo tutti innocenti e assassini, poiché siamo in balìa delle tentazioni che, come avvoltoi,
ci seguono dall'alto nell'attesa che la morte entri in noi e vi prenda dimora.
mercoledì 13 ottobre 2010
Riti ritriti
Ennesimo rito funebre per i nostri caduti in Afganistan: omaggio dovuto, ma celebrato con modalità pregne
di retorica ed esteriorità. L'omelia dell'officiante è una sequela di frasi sempre uguali e anodine, quasi un
salmodiare con voce che vuole essere pietosa e invece è pietistica; è la voce dei preti che, durante le
celebrazioni, non riescono a non "impostare", caricandola di enfasi e falsa ispirazione e il tutto così assume toni irreali, non autentici.
Insomma, troppa coreografia, troppe parole. Sono assenti invece silenzio e raccoglimento, utili per esprimere vera partecipazione umana all'evento.
di retorica ed esteriorità. L'omelia dell'officiante è una sequela di frasi sempre uguali e anodine, quasi un
salmodiare con voce che vuole essere pietosa e invece è pietistica; è la voce dei preti che, durante le
celebrazioni, non riescono a non "impostare", caricandola di enfasi e falsa ispirazione e il tutto così assume toni irreali, non autentici.
Insomma, troppa coreografia, troppe parole. Sono assenti invece silenzio e raccoglimento, utili per esprimere vera partecipazione umana all'evento.
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