Sarah era troppo bella rispetto alla cugina, era sola alle prese con Sabrina, in un rapporto fatto di gelosie e invidia, e con lo zio, solo uomo in una famiglia. Sarah attraversa l'accidentato percorso dell'adolescenza,
con le sue lusinghe e acerbi sogni; era troppo felice della sua giovinezza che esplodeva irradiando attorno a se desideri aspettative e reconditi desideri. Il tutto nel crogiuolo della provincia profonda, con angusti orizzonti, dove macerano poveri sentimenti e passioni umane in un atmosfera culturale arida e asfittica.
Era dunque inevitabile che le tenaci passioni dei grandi e le più innocenti e ignare aspettative di Sarah,
incrociandosi, avrebbero prodotto l'esplosione delle passioni e la rottura di ogni equilibrio.
Di chi la colpa? Siamo tutti innocenti e assassini, poiché siamo in balìa delle tentazioni che, come avvoltoi,
ci seguono dall'alto nell'attesa che la morte entri in noi e vi prenda dimora.
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