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libreria di zurau

lunedì 18 dicembre 2017

PREDICOZZI

                                                               PREDICOZZI


Mi riferisco ai predicozzi con i quali Bergoglio, al di la delle sue migliori intenzioni, fa semplice catechismo, cosa che ha sempre fatto ogni buon prete di campagna, come il vecchio parroco della mia infanzia: era brutto ma simpatico, con un abito talare liso dall'uso prolungato, quasi non possedesse una tonaca di ricambio; era povero, bofonchiava quando parlava ma era certamente di grande bontà.
Anche Papa Luciani nel suo breve pontificato cominciò con l'esercizio di una piccola, semplice catechesi a portata di bambini, ma subito i Cardinaloni si scandalizzarono: un Papa non poteva, non
doveva parlare così semplicemente, con parole così povere, e forse anche per questo cominciò la sua
parabola discendente che lo condusse a morte dopo soli trenta giorni.
Bergoglio invece pratica la sua spicciola catechesi con una perseveranza degna di miglior causa, e la sua ripetitività diventa retorica: ha appreso e mette in pratica poche, furbesche regole basilari della
comunicazione utile sopratutto con il popolo dei semplici e ingenui fedeli ai quali mostra l'immagine rassicurante di padre accogliente, e Dio sa se il popolo desideri avere un padre così: la sua regola basilare è di ripetere le stesse parole all'infinito come litanie e giaculatorie, veri e propri mantra utili per la meditazione alla stregua di quanto fanno i seguaci di molte altre religioni, e nel caso, il tutto è condito da baci e abbracci dispensati a piene mani a bambini e giovani, con buona pace dei pistolotti anti pedofilia.
Tutta altra faccia ha il Bergoglio politico: possiede la determinazione e la presunzione dei Gesuiti che ritengono di essere "defensor fidei", quasi depositari della verità, i più vicini a Dio, con l'ambizione di
svecchiare teologia e dottrina e per di più con la sottigliezza, ambiguità e rigidità tutta spagnolesca dei sudamericani, in realtà penso che i Gesuiti, più che uomini di fede, siano sempre stati e siano i legulei della dottrina cattolica.
Pertanto, a dispetto della sua catechesi buona per il popolino, la politica ufficiale della chiesa contraddice il buonismo e gli "strilli" propagandistici in essa contenuti, e persegue un disegno coerente per la conservazione del potere economico e ideologico fortemente minacciato dalla laicità sempre più invasiva della società moderna.
Infine, non vorrei si pensasse che nutro un viscerale pregiudizio e una personale e forse ingiustificata antipatia per questo papa, ma se questa è l'apparenza, così non è!
A.Ferrin
modena, 18/12/2017

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