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libreria di zurau
sabato 11 agosto 2018
ANIMALE SOCIALE
L'uomo è un'animale sociale, e non è un'affermazione arbitraria o cervellotica; lo affermava oltre 2300 anni fa Aristotele, ben prima che la "cultura" sostenesse il primato e la superiorità dell'uomo nella natura, cioè prima che le religioni monoteiste creassero un Pantheon dominato dal genere umano, prima che l'uomo si spogliasse con presunzione dei suoi tratti animaleschi per deificarsi o farsi deificare.
L'Umanità così si è allontanata dalle sue radici, e la sua filosofia non viene a capo di nulla, rumina
all'infinito la stessa materia senza fornire risposte alle domande di sempre, domande sulle quali si arrovella e si agita come gli insetti di un termitaio nel loro compito vitale ma di orizzonte limitato.
Quindi sono un essere umano parte del regno animale più evoluto, forse, nella scala degli esseri viventi, ma con gli stessi bisogni di vivere con gli altri nella natura per compiere il destino comune.
L'umiltà non è fra le nostre virtù: il nostro sguardo è rivolto al futuro, pur sospettando che questo futuro finisce in polvere, ma non dobbiamo pensarci troppo, pena la paralisi delle energie creative.
Siamo spinti da un'istintiva "coazione a ripetere"che ci fa perpetuare gesti e modelli di un passato remoto.
Invidio i credenti, che siano essi cristiani, musulmani e di ogni altro credo, monoteista o politeista. Sono tutti più felici (o credono di esserlo) di chi non ha speranza.
A.Ferrin
modena, 11/08/2018
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