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libreria di zurau

domenica 20 gennaio 2019

LEI




Ho visto questo film ieri sera: non avevo letto niente in merito, e pertanto la sua visione mi ha introdotto in un universo a me sconosciuto.
Si tratta del social web, lo sviluppo della cibernetica che crea realtà fittizie, realtà virtuali e magmatiche che possiedono solo la vero somiglianza della verità.
Si afferma che gli strumenti social siano surrogato di relazioni sociali sempre più carenti, e quindi
causa di crescenti solitudini, ma temo invece che le alimentino
I nuovi strumenti informatici sono e saranno capaci di tutto: l’accesso a nuovi mondi virtuali più rassicuranti perché programmati a nostra misura, in base alle nostre esigenze o speranze di vivere una realtà conforme alle aspettative, realtà creata peraltro da strumenti nostri alias, che potrebbero sfuggire al nostro controllo: questo è il rischio sempre corso dagli uomini quando si avventurano in terre ignote.
Il film preconizza un futuro inquietante: una società disumanizzata in balìa delle macchine più sofisticate, di robot “umanizzati”, androidi compositi nei quali è sempre più assente l'umanità, la componente deputata alle funzioni peculiari dell’homo sapiens, "homo sapiens" che sarà privo della
funzione riproduttiva, e conseguentemente della necessaria affettività che, unita all'istinto, è sempre stata funzionale alla conservazione e perpetuazione della Specie.( ho visto in un documentario un pesce ritrovato in atlantico: in esso l'appendice maschile è pressoché atrofizzata)
In  futuro (quanto lontano?) non si porrà questo problema perché sarà affrontato e risolto con una politica genetica rigorosamente selettiva pianificata dai Decisori che presiederanno al controllo della natalità a livello planetario.
Quindi addio alle sovrastrutture mentali create dalla primitiva natura umana, quali filosofia e ideologie varie come l’elaborazione di un pensiero libero, della speculazione religiosa, e delle categorie e valori per i quali l’uomo ha lottato per millenni.
Addio alle passioni e ai sentimenti, e il tutto in misura tale che l’ideologia del nazismo e di tutte le  
idee nichiliste e più autodistruttive del passato saranno un pallido ricordo.
Sono significative nel film le sequenze di un rapporto sessuale virtuale nel collegamento online in cui la coppia si gratifica raggiungendo anche una specie di orgasmo.
Non posso non sottolineare la tristezza che il film comunica: non vi è la magia del corteggiamento,
le ineffabili emozioni epidermiche ma anche profonde degli approcci amorosi, la fusione di corpi e anime. 
A.Ferrin
modena, 8/01/2019

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