La mia edicola è chiusa per turno, e così raggiungo quella di Sara, vicina alla chiesa di san Faustino e Giovita; percorro via Giardini, e in prossimità della rivendita c'è un extracomunitario di colore che,
timidamente, saluta e tende la mano.
Faccio la strada a ritroso e davanti alla chiesa staziona un'altro nero, giovane e aitante, che spesso "esercita" avvicinando i fedeli che entrano ed escono dalla parrocchia, o i passanti che devono usare il marciapiede antistante.
Questo questuante ha un modo di operare tutto suo: è un'entusiasta, avvicina i parrocchiani, li saluta e abbraccia, pieno di cordialità e ammiccamenti, e con un sorriso a 36 denti, insomma con servilismo e piaggeria.
Avvicina anche me: buona domenica papi, nonno, auguri, ride e si avvicina sempre più, io mi ritraggo
dico grazie e cerco di proseguire dicendogli: mi disturba (dandogli del lei), per tutta risposta borbotta
qualcosa di incomprensibile e, indicandomi uno dei manifesti funebri affissi alla bacheca, dice: presto anche tu finirai così.
A.Ferrin
modena, 03/02/2019
timidamente, saluta e tende la mano.
Faccio la strada a ritroso e davanti alla chiesa staziona un'altro nero, giovane e aitante, che spesso "esercita" avvicinando i fedeli che entrano ed escono dalla parrocchia, o i passanti che devono usare il marciapiede antistante.
Questo questuante ha un modo di operare tutto suo: è un'entusiasta, avvicina i parrocchiani, li saluta e abbraccia, pieno di cordialità e ammiccamenti, e con un sorriso a 36 denti, insomma con servilismo e piaggeria.
Avvicina anche me: buona domenica papi, nonno, auguri, ride e si avvicina sempre più, io mi ritraggo
dico grazie e cerco di proseguire dicendogli: mi disturba (dandogli del lei), per tutta risposta borbotta
qualcosa di incomprensibile e, indicandomi uno dei manifesti funebri affissi alla bacheca, dice: presto anche tu finirai così.
A.Ferrin
modena, 03/02/2019
Nessun commento:
Posta un commento