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libreria di zurau

sabato 29 giugno 2019

ECCE ROBOT

In ambito dello "Spoleto Festival 2 Mondi", ECCE ROBOT affronta uno dei molti temi circa
lo sviluppo della tecnologia Digitale e dell'informatica, con attenzione particolare alla nascita di Internet, al suo sviluppo portentoso e alle relative applicazioni che hanno prodotto  una grande rivoluzione culturale, quasi una mutazione genetica dell'essere uomo.
In proposito c'è chi afferma, e a ragione, che Internet renda i suoi utenti più immaturi, e non mancano le dimostrazioni in tal senso che tutti noi abbiamo avuto e abbiamo per esperienza diretta: qui faccio
riferimento ai "social" più in voga del momento, Facebook-Instagram-Twitter.
Questi sono potenti mezzi di diffusione delle notizie, vere o presunte tali, nessuno controlla chi e cosa, possiamo essere latori e destinatari di notizie pseudoscientifiche, false o semplicemente fuorvianti, e le vittime sono i più sprovveduti, quelli privi degli strumenti elementari di analisi e critica.
Bella la comunicazione! Ci crediamo onnipotenti perché possiamo generare idee che nascono e muoiono in pochi attimi, ma intanto i grandi Gestori di queste piattaforme acquisiscono l'essenza della nostra esistenza, manipolano e condizionano le nostre scelte di vita: e tuttavia, noi ci illudiamo di essere liberi!
Anzi crediamo di essere più liberi quando, e quanto più regrediamo ai livelli primitivi della natura umana.
Se non riusciremo a controllare e mantenere la padronanza di questi nuovi mezzi invasivi, veri strumenti di condizionamento delle masse e dei sistemi politici, saremo sempre di più in loro balia.
A.Ferrin
modena, 29/6/2019

venerdì 28 giugno 2019

RIO GRANDE



Il fiume che divide il Messico dagli U.S.A. è teatro dell'ennesimo scandalo della morte ostentata.
Il padre Alberto è riverso a faccia in giù sulla riva del fiume, e la figlia Valeria, di due anni, giace
bocconi accanto al padre del quale cinge ancora il collo
Alberto ha cercato di varcare il confine con la bambina, così minuta che il padre ne ha stretto il corpicino al petto avvolgendola nella propria maglia, ma non sono riusciti a guadare il fiume.
La costernazione è generale, indotta anche dai media necrofili che sguazzano in queste notizie.
Mio malgrado, ho guardato la fotografia, che mi ha rimandato all'immagine del piccolo Ivan, il bambino in fuga con i genitori dal suo Paese in guerra, naufragati al largo della costa turca, dove
il corpo del piccolo fu rinvenuto "spiaggiato".
E' per me straziante la circostanza che Valeria e Ivan avessero la stessa età, indossassero ancora le
scarpe, e indossassero pantaloncini rossi lei, e maglietta rossa lui, ma nello stesso tempo queste immagini hanno evocato quella della bambina "dal cappottino rosso" che marcia nella colonna di ebrei diretti ai Konzentrationlager nazisti: il film "SchindlerList" è in bianco/nero, e vi spicca appunto
il solo cappottino rosso che scompare in lontananza.
Forse sono preda di una sensibilità eccessiva, se non patologica, e non so se invidiare l'apparente
fatalismo o noncuranza con cui questi fatti di cronaca sono vissuti dai più.
"Panta Rhei".Tutto scorre? Dobbiamo essere "Saggi" al punto di distogliere lo sguardo dalla realtà?
Infatti la vita continua e, giorno dopo giorno, mostra le miserie umane, le nostre, quelle dei potenti ma anche degli ultimi.
A.Ferrin
modena, 28/6/2019

domenica 16 giugno 2019

MAURO

Conosco il suo nome, Francesco, detto Mauro, il nomignolo che si aggiungeva al primo nome,  affibbiato dalla famiglia o dagli amici a molti uomini e donne nella cultura contadina.
Sulla vetrina del negozio non c'è l'insegna a indicare la bottega di barbiere, attività che esercitava
da sessanta anni, e che io ho scoperto quando, sono quattro anni, mi sono trasferito in via Giardini.
Nei primi anni '50, questa via conduceva (e conduce ancora) da Modena in Appennino, attraverso un territorio agricolo, punteggiato dalle ville dei signorotti della città che si recavano in campagna nella bella stagione.
La campagna era solcata ancora da piccoli corsi d'acqua che scendevano dal monte, e lambivano il
centro più antico di Modena.
Ma negli stessi anni '50 Modena, come l'Italia tutta del dopoguerra, visse un prodigioso sviluppo
economico industriale e quindi edilizio, urbanizzando la terra delle periferie.
Questa via Giardini, che era una stradina, divenne una fra le grandi arterie di un tessuto urbano moderno e popoloso: scomparvero prati e campi coltivati, ora occupati dall'attività edilizia e opifici industriali.
Mauro, il barbiere, aveva acquistato il negozio in uno dei primi edifici sorti nei pressi dell'area perimetrale prima occupata dalle antiche mura cittadine, a loro volta demolite nell'Ottocento.
Parlava con modestia e ritrosia della sua vita di artigiano, anzi parlava poco, abituato come era all'ascolto del cliente che siede sulla poltrona, e che coglie l'occasione per dare fondo ai suoi pensieri
più riposti; avrebbe potuto andare in pensione da molti anni, ma preferiva sollevare la serranda ogni mattina, attendere pazientemente i rari clienti che erano sopravvissuti al tempo e alle mode.
Accennava raramente alla sua famiglia, ai nipoti, ai pochi svaghi che si concedeva: con gli amici in
trattoria o in battute di caccia; a volte lo vedevo con la sigaretta fra le dita sulla porta del negozio,
osservava il viavai con aria assente.
E' da circa un mese che fra le maglie della serranda è affisso un biglietto che comunica la chiusura
"per malattia"; questa mattina ho notato un nuovo biglietto fissato a un nastro nero in cui si avvisa che la Camera Ardente del Policlinico è aperta per le visite.
Mauro si è allontanato in silenzio, senza disturbare, come i vecchi pellerossa che, in prossimità della
morte, si allontanavano dal campo.
A.Ferrin
modena,16/6/2019

giovedì 13 giugno 2019

ACQUA


Scorre fra ortica e giunchiglie                                                                                                                           a ristorare terra di primavera
effluvio d'erbe reca la brezza da 
tralci di glicine rosa e viola
il merlo fruga la robinia ospitale
cetonia di smeraldo vaga di fiore in fiore.

modena, 13/6/2020            

lunedì 10 giugno 2019

FUOCO



Mormorio di vita nell'aria di fuoco
anche le tortore cercano frescura
una donna un uomo per mano
come ombre furtive
in silenzio

Il sole feroce sarà fredda luna
serbiamo questo fuoco
per cuori spauriti.

A.Ferrin
modena, 10/6/2019               

domenica 9 giugno 2019

TANK MAN

Risultati immagini per piazza tienanmen ragazzo tiene in mano


4 Giugno 1989

Chi ricorda quel giovane fermare la colonna di carri armati che invade la Piazza TienAnMen,  a Pechino, per sedare la rivolta studentesca? Probabilmente in pochi: abbiamo una memoria labile che
rimuove facilmente ciò che turba, e il Potere manipola l'informazione per"normalizzare" e omologare
l'opinione pubblica.
La contestazione è stata schiacciata con la violenza, e il Potere ha censurato tutto ciò che avrebbe potuto ricordare quei fatti: questi fotogrammi sono i soli rimasti, ma hanno un valore inestimabile
in quanto testimoniano comunque la violenza di cui è capace il Potere assoluto, anche se afferma
di essere espressione del popolo.
Che ne è stato di quel contestatore sconosciuto? Nulla: il fatto è stato rimosso dalla cronaca e dalla
storia, e mi risulta che non se ne conosca l'identità.
L'unica certezza è che ha compiuto un gesto bellissimo, da uomo libero.
A.Ferrin
modena, 9/6/2019