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libreria di zurau

mercoledì 24 luglio 2019

VOLTO


Distilla per te
l'animo mio
desiderio
senza fine
che lo sguardo
alimenta
ancora di più,
fuggi altrove
ma sempre turbi 
la mia quiete
Astro segreto
mostra luce
a rischiarare
la valle
deserta.

modena, 24/8/2020                                         




martedì 23 luglio 2019

CRONACA MINUTA DI UN GIORNO QUALUNQUE

Oggi 23 Luglio 2019, dal "Corriere della Sera", e "La Repubblica"


L'Italia paralizzata,               
"e il governo anche peggio-attentato degli anarchici no TAV."

Il Paese senza normalità

Welfare e cooperative:
Claudio Foti,                           
"psicoterapeuta della onlus Hansel e Gretel, coinvolto                                                                               nell'inchiesta della Procura di  Reggio Emilia sugli affidi illeciti, è                                                         indagato per maltrattamenti in famiglia."


Francesco Saverio Borrelli:     
al suo funerale, l'ex magistrato Antonio di Pietro si inginocchia                                                              davanti al feretro e piange, indossa una toga non sua, si offre di                                                              portare la bara e altri lo impediscono."
                                           
                                             

Macron:           "a Parigi accordo fra 14 Stati sui migranti, ma l'Italia non c'è".

Tony Blair:     "Johnson più pericoloso della Lega"

Formigoni:     "esce dal carcere dopo soli 5 mesi, va agli arresti domiciliari e dice "ho sbagliato".
                                               
                                                   **************************

Postilla:                           
Nell'arco di pochi giorni sono morti tre personaggi molto noti:
lo scrittore Andrea Camilleri, lo scrittore Luciano De Crescenzo, il                                                        Magistrato Francesco Saverio Borrelli.
Camilleri ha riempito le pagine dei giornali e i palinsesti televisivi per
due giorni, De Crescenzo per un giorno e mezzo, Saverio Borrelli
è scomparso sabato ma, già oggi, Camilleri e De Crescenzo
sono scomparsi dalla cronaca, domani toccherà a Borrelli!
"E' difficile vivere, impossibile sopravvivere"
A.Ferrin
modena, 23/7/2019

domenica 21 luglio 2019

CONFESSIONE


Devo rivelare un grande misfatto, un'azione nefanda di cui sono pentito e contrito, un'azione che in
altri tempi mi avrebbe condotto a un vero "auto da fé ", ma che oggi è considerata una semplice trasgressione della quale tuttavia ci si può, e deve, vergognare.
Dunque si tratta di questo: ieri sabato, come di consueto, sono venuti a pranzo le mie figlie Chiara con Salvatore, e Annabella; come sempre mi arrabatto in cucina per accoglierli degnamente ma oggi, dopo quasi quattro anni di vita solitaria, sono ancora impacciato nell'acquisto dei prodotti, nella
loro scelta e quantità, con il risultato che, nel timore di essere in difetto, acquisto e preparo troppe cose.
Malignano e sorridono perché pensano che io sia mosso dall'impulso incontrollato all'acquisto, e in
parte hanno ragione perché riconosco in me tratti del carattere di Aurora, mia madre, che era di natali
calabro/siciliani.
Questi sono noti da sempre per la magnificenza dell'ospitalità e, anche trovandosi in ristrettezze,          "devono" mostrare il meglio di se e della casa, Aurora era così, splendida.
Io ho avuto la buona sorte di nascere dal connubio tra il Veneto Leone e la Calabro-Sicula Aurora, e
sono testimone (nel mio piccolo)del diverso approccio che gli uni e gli altri avevano in materia: la mia indole "matrizza", cioè la generosità rasenta la prodigalità, quasi lo sperpero.
Così ho sbagliato dosi del primo piatto e del contorno, ma devo ammettere che questa volta ho
esagerato: ho cotto due diversi formati di pasta per differenti condimenti, il tutto in quantità
scandalosa; ho cercato di darmi un contegno coinvolgendo Salvatore il quale, obtorto collo, ha
accettato un contenitore di pasta da portare a casa.
Alla sera ne ho mangiato due forchettate, e il resto, questa mattina, ho gettato nel cassonetto della spazzatura, non quello dell'umido, ma dell'indifferenziata! E non senza sensi di colpa, tardivi: mi sono visto responsabile di tutta la fame nel mondo.
A mia parziale discolpa, dichiaro di essere carboidrati dipendente: non voglio con ciò assolvermi,
ma preferisco credere, come affermano alcuni, che gli zuccheri compensino altre carenze.

A.Ferrin
modena, 21/7/2019

mercoledì 17 luglio 2019

CONNESSI?

La donna intenta
al suo smart
urta la bacheca
dei morti
un'altra con
l'arnese
incoccia il passante
innocente
l'altra ragazza
travolta sulla via
con Smart Iphone
l'uomo elegante
connesso
nella bolgia
incerto
la donna al bar
connessa
non legge
due a tavola
ciascuno
la mente altrove                                                             
un'altra fatale
connessa nel bar
attenta al manicure
dodici ragazzi
davanti alla pizza
con auricolari
assorti
le amiche attempate
al tavolo da gioco
parlano
con le assenti
uomini e donne
al cinema
allietano
con suoni e luci
quattro giovani
muoiono postando
un video
altri muoiono
mostrando la velocità:
260 orari!
I sopravvissuti
sembrano alieni
lontani
come non fossero
quelli del fatto
e imprecano.

A.Ferrin
modena, 17/7/2019

martedì 16 luglio 2019

ACQUAIOLO


Il pioppo, un'olmo
sulla riva
il salice che i rami
tuffa come mangrovie
nell'acqua  mite
      
tra nifee bianche                             
merlo audace
coglie prede inermi

A.Ferrin
modena, 16/7/2019           

domenica 14 luglio 2019

LA FORESTA



Un bambino (o una bambina, che niente cambia) fu condotto dai genitori ai margini di una foresta ; questi lo amavano, lo avevano desiderato, e considerato la sua venuta al mondo un dono prezioso.
Non si sa perché, per chi e per cosa, pensarono che fosse cosa giusta per il bambino, tutto solo, affrontare il mondo oscuro e misterioso della foresta.
I genitori, peraltro attenti alla modernità, si ispiravano ai testi educativi più avanzati, e nello stesso
tempo più antichi, riandavano con la memoria a lontane letture giovanili e Testi scolastici: da un lato
quelli di bambini cresciuti nelle foreste, di bambini accuditi da lupi e tigri, poi diventati uomini, o, ancora, l'usanza di tribù e popoli primitivi di abbandonare piccoli e giovani a fronteggiare, fra stenti
e pericoli, una natura ostile: insomma, quella che si dice "rito di iniziazione" o "educazione spartana", ed è già molto che non si ricorresse ancora a una "Rupe Tarpea", o ai sacrifici umani agli Dei onnipotenti e vendicativi.
Dunque il bambino, abbandonato all'ingresso della foresta, teme di affrontare l'ignoto, è ignaro della realtà,dei pericoli in essa nascosti, e tuttavia prevale in lui la curiosità e la felicità di esplorare il mondo in cui si muove e il vulcano interiore che lo alimenta.
Penetra nell'intrico della vegetazione dove si apre il varco con sudore, si ciba di bacche e  la notte
sosta e riposa su un letto di foglie, si addormenta al clamore notturno della selva, fra ululati e paure ancestrali senza voci e suoni familiari.
Percorre sentieri impervi, scruta ogni passo, sperando di scorgere un balenio di luci che lascino
intravedere uno spicchio di cielo libero.
Il bambino(o la bambina) trova infine l'uscita dalla foresta, sarà più uomo o donna, ma non più umano di prima; ha abbandonato le illusioni e il mondo fertile della creatività, ma anche la fantasia  innocente e le aspettative di libertà.
Scopre allora una'umanità diversa, altra rispetto a ogni aspettativa e promessa: un'umanità aliena e imperscrutabile, che lo turba al punto di non sapere se "la vita sia morte e la morte vita", una parvenza di realtà, e vaga a tentoni in una caligine che nasconde la via.
Il bambino scopre inoltre il gioco grottesco delle convenzioni nella vita pubblica e privata, gioco che può essere meglio definito come ipocrisia, che nelle relazioni sociali e politiche, si traduce in una riproposizione della foresta che credeva di avere lasciato, e dove, pur nell'oscurità, era tutto più
chiaro: riconoscere il pericolo, le persone amiche, le cose utili e innocue.
Allora, fuori di metafora, egli vive e vivrà in una foresta vergine che impone la sua legge, una legge fatale cui non può sottrarsi.
Il suo desiderio più autentico, infine, è quello di giungere, dopo un percorso a ostacoli fatto di verità spacciate come tali, (poi contraddette da nuove verità sedicenti assolute) di lotte per la sopravvivenza, a uno stato mentale distaccato dalle cose, che accetta il mistero della vita e della sua inconoscibilità.
A.Ferrin
modena/15/7/2019

domenica 7 luglio 2019

BURRACO


Sono passate le otto di sera e sono disteso sul letto a boccheggiare per l'afa che, dopo il tramonto,
sembra aumentare: sono come un pesce disperato fuori dall'acqua.
Squilla il telefono, un segno di vita; afferro il cordless con un certo affanno, e dall'altro capo giunge una flebile voce di donna: è incerta, timida, quasi concitata, non capisco, glielo dico e lei, paziente, ripete.
Nei pochi attimi intercorsi fra lo squillo e la mia percezione di quanto accadeva, la fantasia già galoppava, e facevo le congetture più disparate: una donna mi telefona al sabato sera? Non poteva
essere casuale...chi è, chi può essere?
La donna infine, più sicura di se, chiarisce: è la madre di un mio coinquilino del primo piano, un
Ufficiale dell'Esercito in congedo, ora commercialista; lei è sola in casa, il figlio e la nuora sono al
mare.
La signora, sempre molto gentilmente, lamenta che il suo amico è in Corsica presso i suoi figli, che
anche le amiche sono in vacanza, e pertanto mal sopporta la solitudine, e cosi dicendo mi investe con
secchiate di tristezza, perché evidentemente non sa della solitudine che io vivo, con cui cerco di
convivere.
Ma bisogna darsi un contegno che abbia una parvenza di dignità; provo a condurre il dialogo sul tema leggero degli interessi e distrazioni che possano aiutare in queste circostanze: i rapporti sociali,
le passioni e curiosità culturali (lei è assorta dalle attività dell'U.T.E.).
Si parla del più e del meno.
Sua mamma, che era di lontane origini nobiliari, al battesimo l'aveva chiamata Maria Maddalena, in seguito modificato in Marilena, poi dice di giocare a "Burraco", che, se mi interessa, potremmo giocare a Burraco, ed eventualmente introdurmi a questo gioco.
Ho risposto che non conosco il Burraco, e che sopratutto non sono attratto dai giochi da tavolo!
Dopo un'ora di conversazione (peraltro piacevole) in cuor mio sapevo che non avrei giocato a Burraco. No! Il Burraco no!
A.Ferrin
modena, 7/7/1019
 

giovedì 4 luglio 2019

DENATALITA' & DECLINO?


Ogni anno l'ISTAT ci comunica che la popolazione in Italia decresce, causa una natalità insufficiente
a compensare i morti: siamo 55 milioni, e raggiungiamo i 60 solo grazie agli immigrati.
Questo andamento demografico sembra irreversibile perché dovuto a diverse cause: culturali, sociali, economiche.
Evidentemente i figli non sono "benedetti" come una volta: mia madre ha avuto nove gravidanze, 7
i nati vivi, tutti partoriti in casa: non li ha fatti per compiacere il Regime, ma perché la tradizione e
il costume del tempo richiedevano ancora matrimonio indissolubile con il precetto di fare figli.
Adesso donne e uomini sono meno motivati, non si uniscono "usque ad mortem", la morale pubblica e privata ( anche religiosa) è più elastica e possibilista, hanno "conquistato" nuovi diritti, almeno così crediamo, mentre in realtà sono l'economia e la finanza che agiscono in profondità, ci modificano e
condizionano sempre più.
E' un meccanismo perverso, quasi beffardo, che contraddice le certezze di un tempo e ci prospetta
scenari futuri imprevisti: prima alta natalità, denutrizione diffusa ed elevata mortalità infantile, ora grande sviluppo, produttività e denatalità crescente, con il risultato che per mantenere attivo il
sistema produttivo è necessario ricorrere all'immigrazione da Paesi meno sviluppati, ma ancora nel
pieno della capacità riproduttiva.
Ma tutto ciò è inevitabile: l'umanità è sempre stata in movimento e oggi, grazie ai mezzi disponibili,
lo è ancora di più; nel nostro futuro c'è il meticciato fisico e culturale: il concetto di etnia e di etnico
avranno sempre meno significato e valore.
Spero, voglio sperare, che la mescolanza di generi e culture migliori la natura umana, e che non dia
origine invece a un guazzabuglio caotico, in cui esplodano aggressività e violenza generalizzata con
conseguente implosione di ogni sistema e annichilimento dell'umanità.
Eccessivo pessimismo? Lo spero ma, in ogni caso: "Estote Parati"
A.Ferrin
modena, 4/7/2019

martedì 2 luglio 2019

APOLLO 11


21 Luglio 1969

Sono a Ferrara immerso nella canicola di Luglio inoltrato, Maurizio ha compiuto un anno, e non
ricordo (sono trascorsi 50 anni) se sia al mare di Pomposa con Renata e mia sorella Anna, o se, con Renata, si trovi già presso i nonni a Domodossola; Renata, per inciso, è in attesa di Annabella, che nascerà a dicembre.
Io sono occupato nel mio nuovo lavoro, la vendita di spazi pubblicitari per la Etas/Compass di Milano, e attendo con ansia la fine del mese per raggiungerli
Questi ultimi due anni sono stati cruciali per la nostra vita, anni che hanno rivoluzionato le nostre
esistenze: prima il nostro incontro a Torino, dove ci siamo amati e sposati a dicembre, nel giugno è nato Maurizio a Premosello, quindi dalla Valdossola ci siamo trasferiti a Ferrara nella casa paterna, in attesa di una nostra sistemazione autonoma; quasi subito abbiamo trovato un'appartamentino arredato
in via Mentana, nella Ferrara Rinascimentale, e nella primavera inoltrata ci siamo trasferiti in via Cattaneo, nei nuovi quartieri di via Bologna.
Inutile dire che io e Renata siamo stati in balia di eventi che ci coglievano impreparati ma, a fronte di nuove responsabilità, ricordo l'emozione per la mia futura paternità che accettavo dopo un iniziale, comprensibile turbamento, mentre lei era molto più sicura di me.
Ma "torniamo a bomba".
E' lunedì 21; dopo pranzo, al volante della 500, esco dalla città diretto a Poggio Renatico e San Martino dove farò visita a piccoli imprenditori.
Fuori città c'è subito la campagna con campi di stoppie, ma sopratutto coperta da frutteti di mele, pesche, e campi di cocomeri, l'afa è insopportabile, e posso attenuarne l'effetto abbassando il finestrino, ma penso alla luna.
Dopo 4 giorni di viaggio, la capsula Apollo11 è entrata nell'orbita lunare, e ha rilasciato il modulo che è disceso sulla Luna! L'allunaggio è avvenuto ieri 20 Luglio ma, per effetto del diverso fuso
orario, per noi in Europa era il 21, oggi lo possiamo seguire in differita in Italia, e forse in tutta Europa .
E' stupefacente, forse non si riesce a percepire compiutamente la grandezza dell'evento, e ci vorrà del tempo per metabolizzarlo.
Nel pomeriggio, la TV trasmetterà la registrazione dell'allunaggio, la discesa di Armstrong e Aldrin
sul suolo lunare; il LEM si è posato alle 04/30 di questa mattina mentre ero a letto.
Non voglio perdermi lo spettacolo, e cerco un bar di paese aperto, dove alcuni clienti sono già davanti
al teleschermo b/n: è tutto affascinante, e l'emozione indescrivibile.
La telecronaca è concitata, con il telecronista Tito Stagno dall'Italia, e Ruggero Orlando da Cape Canaveral, che quasi gareggiano per volere essere i primi a comunicare il momento in cui il modulo il LEM toccherà il suolo lunare: Tito Stagno urla eccitato, ha toccato, ha toccato! Ruggero Orlando, più controllato lo gela: no, ecco ora ha toccato!La faccia di Stagno è tutta stupore e smarrimento: aveva
prevalso l'esperienza di lungo corso di Ruggero che, per di più "giocava in casa".
A.Ferrin
modena,2/7/2019