Leggo sul giornale un titolone che pone un quesito "da niente", chiedendo e chiedendosi: come fronteggiare la Globalizzazione? Il processo in corso di unificazione e integrazione dell'economia mondiale non ha alternative realistiche, e quindi è irreversibile. Lo stesso Sistema può sopravvivere espandendosi e integrandosi: è una necessità che non obbedisce alla volontà di singoli Paesi o di gruppi economici. E' nei fatti che la storia dell'Umanità ci mostra e insegna: c'è sempre stato un progresso, forse ineguale e alternato a pause, ma comunque continuo. Le conseguenze di questo processo le tocchiamo con mano, con la nostra esperienza quotidiana: basta avere vissuto negli anni '50 e oltre, per notare i cambiamenti sempre più evidenti e veloci che si sono susseguiti, e ai quali abbiamo dovuto adeguarci: la spinta dell'economia ha creato un mercato sempre più integrato e interdipendente. Forse i popoli (quelli più sviluppati) hanno accesso a più beni di consumo, ma gli spazi di libertà individuale sono più limitati per tutti: siamo illusi e drogati dal relativismo etico e dall'anarchia delle idee, mentre la povertà e l'emarginazione indotta dal Sistema appaiono ormai endemici. All'orizzonte non si vedono progetti e visioni miracolistiche, non resta che la lotta continua e fratricida per sopravvivenza e supremazia. Alcuni lettori (tra i pochi che ho) dicono che sono troppo pessimista, che vedo tutto nero, e forse hanno ragione: sono prevenuto? Osservo la realtà con sguardo miope? Oppure non riesco a essere tollerante? Vedo la pagliuzza e non la trave? O tutto dipende dall'età? Non si dice che gli anziani, dimentichi della gioventù, criticano perché non possono agire? In ogni caso noto segni clamorosi del venire meno di elementari regole di convivenza civile nella vita pubblica e privata: il "reddito di cittadinanza" erogato a chi non ne ha diritto, così per i sussidi da "Coronavirus", o la concessione di generosi "spazi pubblici" ai commercianti, spazi che oggettivamente limitano la libera circolazione dei Cittadini, e il tutto con danno per l'Erario. Senza dire che non si sente di iniziative sacrosante per contrastare l'Evasione Fiscale. Un piccolo ma significativo particolare: già i marciapiedi (ma è un termine improprio da tempo) erano invasi dalle biciclette, oppure occupati da vetture, ora si aggiungono i monopattini che sfrecciano fra i pedoni a 25/30 km orari! Sono solo alcuni esempi di norme che il Corpo dei Vigili dovrebbe fare rispettare: senza deterrenti non è possibile fare rispettare leggi e regolamenti. Secondo me si tratta di ovvietà, ma così non è per l'amministrazione, la quale è però tempestiva quando comunica sulla Stampa locale lavori annunciati più volte, mai iniziati o non finiti: è la famosa tecnica degli annunci. Gli esempi potrebbero essere moltissimi, ma risparmio a me stesso un rodimento non inferiore a quello che posso procurare al lettore.
A.Ferrin modena, 18/9/2020
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