Rientro in ospedale perché sia completata l'indagine alle mie coronarie, indagine già consigliata nel precedente ricovero a Baggiovara; dovrebbe essere cosa di poco conto (dicono), ma non si sa mai: entri in ospedale e non sai quando, e come ne esci. Ero peraltro riluttante a sottopormi al nuovo ricovero perché sfinito dal precedente, ma sottrarsi alle cure sembra irragionevole anche a me che affiderei volentieri alla Natura il mio destino, rinunciando così agli espedienti dilatori di un destino già scritto. D'altra parte l'Umanità è campione di "lotta per la vita", cioè di contendere alla morte anche un estremo brandello di vita, e a ogni costo! E' la tragedia di cui siamo, volenti o nolenti, protagonisti: la Natura dona la vita ed elargisce generosamente i suoi beni, ma ha già disegnato un percorso obbligato per tutto ciò che esiste, percorso in cui non possiamo intervenire. Pertanto sono sereno perché ricordo anche il vecchio Epitteto che affermava vita e morte non essere nella disponibilità degli uomini. A.Ferrin modena, 10 maggio 2021
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