Lo afferma Francesco che, fra predicozzi banali e ripetitivi, non ha tempo e pietà per piangere la morte delle centinaia di bambini nativi canadesi rinvenuti in fosse comuni di quel Paese. Erano bambini sottratti alle famiglie naturali e assegnati alle cure della Chiesa cattolica, la quale doveva provvedere a educarli alla buona "civiltà dei bianchi". Le cronache del tempo non riportano episodi simili, ma è lecito immaginare che al tempo della colonizzazione del Canada, questa abbia assunto le caratteristiche proprie di ogni colonizzazione: le violenze, i soprusi e le spoliazioni, l'indottrinamento forzato e la pulizia etnica. Il mondo cattolico tace: non una parola di pietà, Francesco dice che Dio è vicino a tutti i figli, e pensa all'universo LGBT! Ma spero che anche i bambini nativi canadesi, vittime innocenti, siano considerati figli di Dio.
A.Ferrin modena, 28/6/2021
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