Ieri sera ho rivisto il film "Sacco & Vanzetti", di Giuliano Montaldo: film molto bello e coinvolgente, con Gian Maria Volonté e Riccardo Cucciolla i quali offrono una prestazione superba. I due anarchici italiani (immigrati poveri e ai margini della società americana WASP) furono giustiziati, innocenti, nel 1927 a Boston, e solo nel 1971 il Governatore Dukakis si pronunciò per la loro riabilitazione. Sarà per l'intensità del film, per l'interpretazione degli attori, e la bellissima canzone della Baez, nonché per il tema dei due anarchici che fino all'ultimo si dichiarano innocenti e gridano a voce alta il proprio ideale di libertà, ma quella vicenda mi commuove sempre. Il processo prima e l'esecuzione capitale poi, ebbero enorme risonanza in tutto il mondo: evidentemente negli anni '20 le idee di libertà e giustizia sociale riuscirono a mobilitare le masse, le quali masse si identificarono nei due italiani, vittime sacrificali del potere, di ogni potere. E tutto ciò nonostante la società di allora non fosse quella globalizzata, della comunicazione, e "connessa" come l'attuale.
A.Ferrin modena, 23/8/2021
Nessun commento:
Posta un commento