Maria ci ha lasciati: la morte le è stata vicina pazientemente, in attesa dell'epilogo che noi non credevamo possibile, e che, invece, quando accade ci sorprende e scandalizza. La nostra via è segnata dai lutti che dobbiamo elaborare, e ogni volta siamo alle prese con lo sgomento che ci opprime al cospetto della realtà da cui rifuggiamo. Ieri Maria si è arresa: ha combattuto a lungo i suoi malanni obbedendo al potente istinto di conservazione, la stessa forza di tutti gli umani alle prese con la lotta perenne che la vita ingaggia con la morte, lotta di cui non siamo del tutto, e sempre, consapevoli; questo processo ci salva dalla disperazione indotta dalla visione pessimistica e ineluttabile del nostro destino. Mia sorella giace sul letto di morte e non sarà più lei: non la riconosco, e nella sua maschera vedo, o voglio vedere, la ragazza solare, generosa e piena di vita di un tempo, ma anche viscerale, lascito della natura meridionale che conviveva con quella veneta. Nella nostra famiglia di origine abbiamo vissuto il tempo della crescita comune, anni in cui vivevamo complici e ignari del prezzo che avremmo dovuto pagare per vivere. Rifiuto la sua assenza che mi esclude, lasciandomi sempre più solo; è una storia infinita la nostra come quella dell'umanità intera che, senza soluzione di continuità, si perpetua tra illusioni, gioie sofferenze e morte. Addio Maria, ti voglio bene.
modena,28/7/2022
31/7/2022
Ieri mattina, a Bellagio, si è celebrato il funerale per Maria, al quale ho deciso di non partecipare: era mia intenzione esserci, ma problemi fisici e logistici me lo hanno impedito. Non ho visto Maria sul letto di morte, ma non è questo il mio cruccio poiché so bene che quanto noi facciamo per i defunti lo facciamo per esorcizzare la morte, per piangere la nostra morte. Dopo Tina, la mamma Aurora, Ermanno, papà Leone e Gelindo, non ho voluto vedere Maria: la ricorderò come presenza buona, ne custodirò la memoria con nostalgia e affetto; infatti ho constatato che molto spesso la visione della maschera funebre, a volte grottesca, altre indifferente, è quella della morte che, ancora non paga dello scempio compiuto, sembra voler schernire i superstiti. Maria riposa in un loculo del cimitero di Bellagio esposto sull'incantevole panorama Lariano: Vince aveva già acquistato due loculi attigui che accogliessero le loro spoglie, e mia sorella, per celia gli diceva che avrebbero così potuto conversare e stringersi le mani.
A. Ferrin
7 Agosto
Sono passati giorni dalla tumulazione di mia sorella nel Cimitero di Bellagio; io ancora non riesco a farmene una ragione, e presumo che ci vorrà molto tempo per conseguire una certa elaborazione della sua assenza. Eravamo quasi coetanei, abbiamo vissuto in famiglia fino al suo matrimonio con Vincenzo, e ora sento un grande vuoto intorno a me; ho già perso due fratelli e due sorelle, e ora siamo in tre: è questo il vantaggio e il destino delle famiglie numerose? Assistere impotenti e provati al lento stillicidio con cui Caronte ghermisce i nostri cari, e inaridisce la vita dei superstiti? Antonio