Cara Diana sei vittima innocente di chi non ti ha voluto e perciò dimenticata; cosa pensa una bimba di 18 mesi che vede allontanarsi la mamma mentre le lascia in dote un biberon di latte con una boccetta di En? Così piccola avevi già familiarità con la solitudine come condizione ineluttabile della vita? Eri certa che, dopo l'assenza, la mamma sarebbe riapparsa per prenderti fra le braccia? Non hai pensato che non sarebbe rientrata in tempo per la pappa: tu sei piccola, non hai cognizione del tempo, e non potevi percepire che saresti stata sola per sette giorni, né potevi mettere in dubbio l'affetto della mamma per te. Cosa hai pensato mentre avvertivi i primi morsi della fame? Non un pensiero negativo di sfiducia per la mamma, ne sono certo, e come tutti i bambini ti sei chiesto se per caso fossi tu la causa di tutto, e perciò non capivi perché tu fossi ancora sola nel lettino, priva di calore e cure. Cara Diana sono molto triste per la sorte che ti è toccata, e non voglio certo consolarti, ma sono sicuro che la tua fuggevole presenza fra noi ti ha risparmiato molte altre sofferenze riservate agli umani. Ciao piccola.
A.Ferrin modena,24/7/2022
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