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libreria di zurau

venerdì 1 luglio 2022

SENZA AMORE

E' una sciagura avere vissuto senza amore, ma ancora più angoscioso temere di vivere senza.                Il germoglio non vuole essere solitario nella terra arida, vuole giovarsi di radici vicine come il pulcino cerca il calore del nido, e partecipare così all'avventura dell'esistenza.                                                        L'uomo, animale sociale per eccellenza, non può sopravvivere senza misurarsi con i suoi simili, senza i quali non percepisce "se stesso" e, inconsapevole, può solamente errare nel buio.                                      Filosofia e religione affermano che l'amore è il motore della vita e dell'Universo, motore che, se non ci fosse, saremmo ben poca cosa: l'amore determina e condiziona il nostro agire nel bene e nel male sì, anche nel male che, io azzardo, sia acuta nostalgia dell'amore che abbiamo ricevuto nella vita prenatale e alla nascita, esperienza comune di accoglienza, ma cos'è infine questo amore? E' la spinta vitale per ogni agire, spinta che noi imbellettiamo di colori e retorica perché sia irresistibile per la nostra fame di felicità.                                                                                                                                                          Ma la natura è senz'anima e amorale, è innocente anche se inganna, agisce per suoi disegni che non possiamo penetrare, e in ogni caso benigna perché contiene tutto ciò che governa e ordina l'Universo. Pertanto dobbiamo coltivare il sentimento amoroso con cura, alimentarlo e accudirlo nella crescita perché, in quanto dono gratuito, è pianta rara e la sua longevità non è certa; in difetto, vivremmo di nostalgia, acuta nostalgia di una pienezza che abbiamo intravista senza riuscire a fare nostra.                  Nella società è in atto una lenta e inesorabile rivoluzione antropologica che implica variazioni sensibili del costume e della morale privata e pubblica; per millenni abbiamo condotto la nostra vita guidati da codici di comportamento funzionali a una vita sociale apparentemente progressiva e sostenibile.              La natura non legittima trasgressioni che contraddicono le sue leggi, leggi funzionali ai suoi fini, noi invece, spinti dall'orgoglio, ci arroghiamo il diritto di sovvertirle.                                                            Pertanto, a titolo esemplificativo, la cosiddetta morale sessuale è ridotta a ciarpame, e derubricata a semplice facoltà di scelta soggettiva, arbitraria, opportunistica e di tipo consumistico. E tuttavia non è escluso che tutti i rivolgimenti di cui siamo testimoni passivi, rientrino nei disegni imperscrutabili della Natura, disegni che non ci è dato conoscere: così possiamo solamente vagare senza meta in attesa che il nostro destino si compia.

modena, 30/6/2022

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