Il movimento anarchico è nato con gli uomini: ora è la volta di Cospito, il sardo recluso in Sardegna che pratica il digiuno per protesta contro il regime 41bis cui è sottoposto; ora, nonostante sia stato trasferito nel carcere milanese di Opera, più idoneo per l'assistenza medica, intende perseverare nella protesta. Come cittadino sono combattuto tra la visione legalista dell' organizzazione sociale, (quindi dello Stato) in quanto necessità, e le spinte libertarie che periodicamente emergono dal "magma" sociale in cui siamo immersi. Se è vero, come io credo, che le ideologie corrispondono ad altrettanti tipi psicologici dell'umanità, non possiamo che prendere atto di un fenomeno insopprimibile nell'animo umano: l'anelito alla libertà, al rifiuto di ogni costrizione che limiti il suo spazio vitale, e quindi il ribellismo sempre in agguato, e alle prese con il difficile equilibrio tra esigenze ugualmente legittime: quella della società, quale istituzione, di difendersi per perpetuare se stessa, e l'istinto alla fuga dell'individuo abbacinato dalle sue utopie. Siamo nati liberi e poi, per necessità evolutive, e sospinti dallo spirito libero, siamo usciti dalla foresta conservandone memoria e nostalgia; d'altra parte, la società strutturata e complessa come la nostra, non è compatibile con forze centrifughe in grado di minarne l'esistenza. Pertanto dobbiamo agire tra la ricerca di sicurezza e i desideri che esulano dalla realtà che viviamo, desideri che, come le utopie e gli ideali, sono della stessa natura dei sogni.
Ferrin modena, 31/1/2023