Non sono interessato a riti esoterici, tarocchi, cabbale, macumbe, congiunzioni astrali e simili, resti di credenze e suggestioni primitive, ma le coincidenze che sulle prime sembrano semplici casualità, a volte sono più inquietanti. D'altra parte, volere indagare la produzione onirica notturna, è un esercizio arduo e affascinante che, per sua natura, sfugge al nostro controllo; questa notte, come raramente accade, ero immerso in un sonno profondo in cui ero protagonista di un sogno complesso, sogno di estrema cupezza e atmosfera "gotica", quando mi sono svegliato nella penombra della camera mentre la radio, sintonizzata sulla Terza Rete, diffondeva le note del Requiem mozartiano proprio nell'attimo in cui si dispiegava il potente coro del Dies Irae. Ho ascoltato il Requiem, chiedendomi quale fosse il significato di tutto ciò, o forse non significava nulla? Ho ricacciato l'angoscia che voleva farmi compagnia e, girato il fianco, ho ripreso il sonno.
A. Ferrin modena, 12/2/2023
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