Osservate la fotografia, apparsa oggi sul Corriere, che ritrae un gruppo dell'"Associazione Luca Coscioni", organizzatrice dell'ultimo viaggio di una malata terminale verso la Svizzera dove praticare il suicidio assistito: è un'immagine inquietante in cui gli attivisti mostrano compunzione e soddisfazione discreta per il compito assolto, ma anche lo sguardo assente e quasi ieratico per la ferale missione portata a termine. Ma nello stesso tempo non posso tacere che questi personaggi richiamano alla memoria gli Zombi che si nutrono del sangue di altri esseri, che cioè sono in ricerca continua di uomini disperati annientati dal dolore e che, stremati, si affidano alle mani di moderni Caronte. I volti di questi monatti di un' umanità esangue sono lividi e assenti: nutrono forse dubbi circa il loro gesto "edificante"? Ho pietà e vicinanza per le povere vittime sacrificate alla morte: pietà perché sono fiaccate dal male, ma non per chi ne officia le esequie. Alcuni obietteranno che questi signori sono in buona fede, e che sono spinti da nobili intenzioni ma, ammesso che così sia, resta il fatto che l'oscurità dell'animo umano è lastricata di buone intenzioni.
Ferrin
modena, 10/2/2023
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