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libreria di zurau

venerdì 15 settembre 2023

SONNO

Sono fortunato, al risveglio mattutino conservo memoria dei miei sogni che il più delle volte sono belli, ma il mio sonno è cadenzato da risvegli che ne spezzano la magia riportandomi alla realtà, e tuttavia "prendo terra" più leggiero e affronto la giornata serenamente. Raramente sono protagonista o semplice attore di vicende oscure e inquietanti: è più facile che mi veda coinvolto in situazioni lavorative dove conduco con successo trattative d'affari complesse; a volte i figli fanno capolino nei sogni come richiamo all'esperienza ineguagliabile della famiglia. Le mogli invece frequentano raramente il mio mondo onirico: sarà perché esse hanno rappresentato il piacere ineffabile e la sofferenza nello stesso tempo? Da giovane pensavo di essere vocato a una vita di pura contemplazione, ma presto ho dovuto ricredermi: il richiamo dei sensi si rivelò incoercibile, e così non evitai la perfetta tempesta ormonale che fece della donna l'oggetto del desiderio. Voi direte che in tutto ciò non vi è nulla che si discosti da quanto vi è di umano in noi, ovvero il lascito della natura che rende meravigliosa la vita. Peraltro noi umani pensiamo erroneamente di essere gli unici beneficiari dei doni che invece condividiamo con tutto il regno animale vegetale e minerale: è la nostra mente e presunzione che ci ha condotto alla concezione antropocentrica di cui siamo prigionieri. Concezione che ci vuole al centro dell'universo, mentre invece siamo "tubi digerenti" soggetti agli stessi processi biologici di ogni essere vivente, dall'insetto invisibile che calpestiamo inavvertitamente al più sofisticato e complesso organismo.                                              Imitiamo e replichiamo quasi perfettamente gli stessi processi naturali; se non temessi di urtare la sensibilità di anime belle e pie di "creazionisti", direi che l'ipotetico creatore non ha mostrato una inventiva all'altezza della sua fama: guardiamo di cosa siamo capaci noi umani, nel bene e nel male!

A. Ferrin                                                                                                                                              Modena, 15/9/2023   

17/9

mai dire mai; ho scritto ottimisticamente del mio sonno, e la scorsa notte ha smentito tutto: sono precipitato in un sogno che definisco semplicemente kafkiano, e che ho vissuto con angoscia. Ero alle prese con l'acquisto di un appartamento ma, al momento in cui devo prenderne possesso con mia moglie (o compagna), scopro che le misure sono sbagliate, quelle delle pareti e quelle degli arredi. Ecco allora la disputa con muratori, arredatori e venditori: non ricordo quale sia stato l'esito del pasticcio perché la tensione ha interrotto sonno e sogno.

Antonio

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