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libreria di zurau
giovedì 21 aprile 2016
IL PAPA "SCAFISTA"
IL PAPA "SCAFISTA".
Non solo gli scafisti che lucrano sui disperati in fuga da guerre e povertà, ora ci si mette anche il Papa
che, di ritorno dalla visita pastorale in Grecia, porta con se in Italia 12 migranti; spero solamente che sia lui a ospitarli a sue spese, e che la Chiesa, infine, metta a disposizione il suo immenso patrimonio
edilizio, e che lo faccia veramente, non limitandosi ai soliti fervorini edificanti che non costano nulla, ma che in compenso alzano gli ascolti.
D'altra parte il Papa, in quanto Capo di Stato del Vaticano, può compiere questi gesti clamorosi senza che l'Italia ne sia messa al corrente?
Proviamo a immaginare: se San Marino, Andorra, Monaco e il Liechtenstein si comportassero come Bergoglio, qualcuno ritiene seriamente che Francia, Spagna, Svizzera e Germania subirebbero senza
reagire? No, io penso che quei micro Stati metterebbero in pericolo la loro sopravvivenza!
Ma l'Italia è l'Italia e Bergoglio deve comprendere che è nostro ospite e che gli italiani non sono tutti servili e adoranti come i cattolici più bigotti.
Perché Bergoglio non si reca in visita nel suo Paese d'origine? I suoi concittadini non sono
impazienti di rivederlo, e qui bisogna sfatare la leggenda del suo carisma: l'Arcivescovo di Buenos Aires non faceva notizia, le folle non deliravano per lui che esercitava il ministero senza clamore, quasi mimetizzato tra gli abitanti della città e dove peraltro era sospettato di essere stato troppo passivo durante la dittatura dei militari.
Ma il Cardinale Bergoglio, eletto Papa, ha subito una radicale trasformazione: è diventato politico spregiudicato, populista, demagogo e, complice il servilismo e la piaggeria degli italiani, si è esaltato e galvanizzato oltre misura in preda a vero delirio di onnipotenza.
Se si aggiunge che Bergoglio è Gesuita, il quadro è completo.
I gesuiti son famosi per le loro capacità speculative in campo dottrinario e filosofico, e storicamente
per essere i "soldati della fede per eccellenza", e in quanto tali, e da sempre, supporto sicuro per il potere della Chiesa; ma per contro sono anche note la loro indisciplina e l'insofferenza alla gerarchia:
infatti sono così consapevoli del proprio valore che spesso cedono all'orgoglio.
Insomma va bene il Papa con le scarpe grosse e il cervello fino, ma capisca che non può
permettersi in Italia tutto ciò che in Argentina non gli sarebbe consentito, continui pure vendere le
coroncine, nonché abbracciare e baciare le folle, ma sia prudente con giovani e bambini: qualcuno lo ha informato che nella sua Chiesa c'è il problema pedofilia?
Antonio Ferrin
Modena, 21/Aprile 2016
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