MEMORIA
Ricorre domani, 27 Gennaio, la celebrazione del Giorno della MEMORIA, la data in cui l'esercito
sovietico entrò nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Konzentrations Lager allestito dai nazisti per il lavoro forzato e sterminio degli ebrei, e di altri oppostori e prigionieri di guerra.
I prigionieri sopravvissuti allo sterminio furono liberati, ed emerse la verità sul genocidio attuato
dal nazismo.
"...fuggire dalla realtà della vita, è una delle caratteristiche della fede, che rifiuta di tenere conto dei
fatti che accadono e che si affermano contro le leggi morali, ed imprimono al mondo ferree leggi, al
di sopra di ogni ideale..."
Non so chi abbia concepito questo pensiero, ma in ogni caso a me sembra molto vero, anche se molto
pessimista circa la capacità dell'uomo di migliorare se stesso e perseguire i suoi ideali migliori.
Infatti la Shoah è prima di tutto il fallimento dell'umanesimo, e mostra i limiti dell'uomo che con
superbia e orgoglio si pone al centro dell'Universo, mentre invece è un piccolo essere debole preda
di passioni e istinti primitivi.
La lotta dell'uomo per migliorare se stesso e l'umanità è assimilabile a un percorso accidentato in cui
cadute rovinose e balzi prodigiosi si alternano senza soluzione di continuità: quasi che l'uomo proteso verso il cielo, non riesca a spiccare il salto decisivo, e ritorni invece alla dura realtà cui lo costringe la
sua natura, zavorra inalienabile.
La Shoah teorizzata come "male assoluto", viene dalla cattiva coscienza degli Alleati vincitori della
Seconda Guerra mondiale che pensarono bene di risarcire gli Ebrei vittime, favorendo la nascita dello
Stato di Israele, ma a spese della popolazione che abitava quelle terre; a questo si aggiunga anche la
successiva strumentalizzazione e manipolazione da parte di Israele della loro stessa persecuzione e il conseguente incessante vittimismo elevato a strumento politico di propaganda.
D'altra parte gli Alleati avevano vinto la guerra, e in quanto vincitori dettarono il nuovo ordine mondiale e i tedeschi rappresentarono e furono additati quali unici responsabili del "male assoluto".
Ma si dimentica, colpevolmente, che la Shoah è anche il prodotto del pregiudizio plurisecolare anti ebraico coltivato dalla cristianità europea, e dalla Chiesa Cattolica in particolare( gli Stati della Chiesa di Roma furono gli ultimi ad abolire i Ghetti ebraici).
Pertanto Israele è sempre vittima, vittima per antonomasia e, al riparo di questo vittimismo, crede che
il mondo sia sempre suo debitore, per cui si sente legittimato a occupare terre non sue, a espandere i
propri insediamenti coloniali e urbani, impedendo infine l'indipendenza del popolo Palestinese.
Ciò facendo Israele ha reiterato e perpetua le peggiori politiche che sono alla base di ogni regime totalitario: l' odio razziale, la segregazione e la pulizia etnica.
Già Hanna Arendth, in merito alla Shoah preferì utilizzare l'espressione "banalità del male", e di ciò
si tratta perché lo sterminio di popoli non è cosa eccezionale nella storia dell'uomo, che infatti è capace di questo e altro, e la storia lo dimostra.
Ma Baumann con la sua ricerca filosofica ha chiarito la genesi e le basi che hanno reso possibile l'eliminazione di massa di 6 milioni di Ebrei e di altri milioni di prigionieri, oppositori, e "diversi" di varie nazionalità.
Secondo Baumann ciò che è accaduto a opera del nazismo è dovuto al livello di sviluppo raggiunto dalla società moderna che, mediante tecniche sofisticate e sempre più pervasive del potere della burocrazia e dei mezzi di comunicazione, rende possibile e consente il controllo capillare della società e il suo condizionamento.
Con queste premesse, Baumann fa intendere che potrebbero esserci altri stermini di massa sempre nel
disinteresse, se non complicità, di tutti; stermini di massa attuati con metodo scientifico da Poteri sempre più totalitari e incontrollabili dai popoli.
Infine consideriamo le innumerevoli guerre locali e le sciagure umanitarie che endemicamente
flagellano la terra; vicende che, prese singolarmente, non provocano il clamore di una Shoah, ma che sono vere tragedie per l'umanità, umanità che comunque sembra(è) sorda e cieca di fronte alle dure lezioni della storia.
27 gennaio 2017
Antonio Ferrin
Modena
scribere-kafkaant-blogspot.com
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