GIACOMETTI
Ho visto il film biografico dedicato ad Alberto Giacometti, l'artista svizzero che ha lavorato molto a
Parigi, e morto a Coira nel 1966.
Mi piace che all'inizio del film, Giacometti, bene interpretato da Geoffrey Rush, corregga un gallerista in visita dicendogli di essere svizzero-italiano.
L'artista è il classico esempio di artista presente nell'immaginario collettivo, di "genio e sregolatezza" quasi un luogo comune, peraltro spesso corrispondente alla realtà: Giacometti infatti ha un rapporto
problematico con l'igiene, con l'ordine, con il denaro e con le donne.
Tuttavia è un artista, grande artista riconosciuto, ricercato e valutato nel mercato dell'arte, e ciò che mi piace di più della sua creatività, sono le sculture inconfondibili di figure umane o di animali esili e filiformi, quasi scarnificati: era ossessionato dalla propria magrezza, e convinto di dovere ingrassare.
A. Ferrin
modena, 20/02/2018.
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