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libreria di zurau

domenica 18 agosto 2019

GENESI




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Ho appena finito di leggere "GENESI", l'ultimo libro dello scienziato Guido Tonelli: il titolo
richiama la prima parte della Bibbia che narra l'origine del mondo nella visione ebraica, e ne conserva la cronaca in sette giorni, ma ora sappiamo che i sette giorni della tradizione ebraica sono simbolici, giorni che la scienza moderna traduce in 13,9 miliardi di anni.
Tonelli, dichiara subito di non essere credente, e con ciò sgombra il campo da possibili equivoci:
già da molti anni gli studiosi, e anche la Chiesa, convengono sul fatto che i 7 giorni della Bibbia
sono frutto di una tradizione orale, e la scrittura è successiva ai racconti tramandati da diverse generazioni.
Pertanto Tonelli, e con lui la scienza moderna, narra la storia affascinante di un Universo nato dal
nulla, ma non del tutto, poiché il vuoto in Fisica non esiste, e afferma così che il tutto sia dovuto
a una concatenazione di eventi straordinari combinati fra elementi con reazioni e interazioni infinite
tra fisica, chimica, energia nucleare e gravità.
Tonelli conserva la scansione temporale dei sette giorni per rendere la narrazione più scorrevole: infatti, 13,9 miliardi di anni calcolati dagli scienziati dal momento del Big Bang ai nostri giorni, sono gli anni che l'Universo ha impiegato per giungere fino a noi nelle forme e dimensioni attuali, tenendo
presente che esso continua espandersi e trasformarsi senza soluzione di continuità: la nostra Terra
è un'infinitesima meraviglia degli infiniti mondi prodotti, ma anch'essa possiede un  suo ciclo vitale, e dunque non è eterna.
Ma infine, benché io sia un evoluzionista convinto e non un creazionista, penso che l'uomo, per sua
natura, continuerà a porsi la "domanda delle domande": perché? Chi ha premuto l'ipotetico pulsante?
A.Ferrin
modena, 18/8/2019

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