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libreria di zurau

martedì 27 giugno 2023

MAREJKE

La giornata è più afosa di ieri e io, in attesa che riaprano alcuni esercizi commerciali, cerco riparo dal sole nella macchia folta di alberi che segue il tracciato delle mura antiche abbattute a fine '800. Dove era l'antica Porta S. Francesco, individuo la panchina che fa al caso mio ma, quasi simultaneamente, è raggiunta da una signora anziana: prendiamo posto tra sorrisi e cortesie di circostanza. Il caso vuole, e più frequentemente di quanto si crede, che gli incontri fortuiti riservino sorprese interessanti almeno sotto l'aspetto dei rapporti umani. La signora ha un accento marcato Nord Europeo, gli stessi lineamenti tradiscono la sua origine, e lei soddisfa subito la mia curiosità: è dei Paesi Bassi. Abita a Modena con la figlia avuta nel matrimonio con un italiano e poi, rimasta vedova, ha preferito restare accanto alla figlia. Non ci vuole molta fantasia per capire che Marejke (questo il suo nome) è l'ennesima "vittima" felice di una estate italiana, quando le donne bionde calavano dal Nord in frotte  e diventavano subito oggetto del desiderio dei ragazzi italiani. Anche io da Ferrara raggiungevo i Lidi ferraresi, e con i miei coetanei rientravo, forse, nella categoria dei pappagalli da spiaggia, periodo di cui ricordo arenili quasi deserti, le dune di sabbia, e ricordo Selma, l'ebrea olandese che avrei rivisto anche nel suo Paese. Marejke viene da Heerlen nel sud, vicino a Maastricht; parliamo del più e del meno, di Amsterdam e di Anna Frank, del campo di Dacau che anche lei ha visitato. Lei dice che da poco ha fatto gli '80 e perciò siamo coetanei: vuoi vedere che negli anni 60 eravamo sulla stessa battigia con i piedi bagnati dalla risacca?  

A. Ferrin                                                                                                                                              modena, 27/6/2023

giovedì 22 giugno 2023

EMANUELA

Emanuela Orlandi è scomparsa da 40 anni: si è volatilizzata all'interno della Città del Vaticano di cui era Cittadina, e dove frequentava le lezioni di musica. La Città del Vaticano è il più piccolo Stato esistente al mondo: è possibile che una ragazza nel pieno della giovinezza sia scomparsa in uno spazio così limitato senza lasciare traccia? Per me la cosa non è credibile, né possibile; è pertanto comprensibile che il fatto,  per la sua singolarità e carattere di eccezionalità, giustifichi dubbi e congetture varie. Chi non ricorda Elisa Claps? Era una giovane studentessa di Potenza scomparsa senza lasciare tracce e il cui cadavere fu ritrovato solo 17 anni dopo nel sottotetto della Chiesa che frequentava: si scoprì che a seviziarla e  uccidere era stato un giovane del posto affetto da turbe psichiche. Ovviamente non c'é relazione fra i due episodi, ma forse è opportuno che le ricerche di Emanuela proseguano all'interno della Città del Vaticano, rovistando in ogni angolo più nascosto: una mente malata e criminale ha risorse inimmaginabili e insospettabili.

A. Ferrin                                                                                                                                                        modena, 22/6/2023

PAZZA GIOIA & VERA TRISTEZZA

 Siamo testimoni di vicende che ci coinvolgono marginalmente, e tuttavia ci fanno vivere in una   atmosfera malsana di insicurezza e precarietà: dobbiamo rimpiangere il tempo dei nostri nonni quando   solo una cerchia ristretta di persone aveva accesso alla "comunicazione", oggi pervasiva e soffocante?   Come si dice: occhio non vede... . La necessità e utilità del progresso è innegabile, ma l'umanità, così   perspicace e  ingegnosa nell'esaltare le potenzialità della natura e del proprio habitat, non lo è stata e   non lo è nel valutarne le conseguenze. La nostra casa, oggetto delle nostre cure e attenzioni, è   metafora  del mondo che abitiamo, e dove, anche nelle piccole cose, constatiamo che l'intervento in un   suo angolo più recondito può avere conseguenze devastanti: siamo un corpo unico con l'eco sistema   che ci  contiene e l'universo più remoto. Sono attonito, (non ho parole più efficaci) nel definire lo stato   d'animo a fronte di notizie sempre uguali che riguardano la nostra stupidità, quella di giovani e   anziani;  sembra che tutto accada nell'anarchia totale, in assenza di ogni regola e impedimento,  e   disorienta è la coesistenza del bello e del brutto, della gentilezza con la volgarità, tutto appare lecito e   insindacabile, non azzardatevi a censurare qualsiasi trasgressione di cui siete testimoni: ne va della   vostra vita! Osserviamo la fotografia del ventenne che, alla guida di una potente Lamborghini e in   compagnia di alcuni coetanei, ha provocato la morte di un bambino di 5 anni; e stato individuato e   arrestato, ma ridotto ai domiciliari. Dubito che questa soluzione costituisca un deterrente sufficiente   per scoraggiare altri esaltati. Cosa è dunque pazza gioia e vera tristezza? La prima è l'agire impetuoso   e senza freni delle pulsioni orgiastiche, la seconda è la morte seguita da una misera recita di colpa e   poi contrizione per il lutto che scorre velocemente.

A.Ferrin                                                                                                                                                          modena, 22/6/2023

martedì 13 giugno 2023

IL CAVALIERE E LA SUA MORTE

Ieri mattina è morto Berlusconi, l'uomo più amato e odiato degli ultimi 30 anni! Questa non è mia, ma è la percezione che emerge dai commenti, scritti e dichiarazioni infinite di quanti attendevano o temevano l'evento: il cordoglio di facciata è unanime, quello sincero è molto più discreto, ma nessuno fa sconti e non tace sulla sua avventura umana per molti versi irripetibile che ha suscitato invidia e meraviglia.  La sua morte mi sorprende: la sua vitalità era quasi proverbiale e traeva in inganno la sua energia di grande imprenditore e grande comunicatore, la spregiudicatezza esibita senza pudore, l'attorniarsi di donne giovani e belle; caduto e risorto più volte, in lui era anche il carattere del "bauscia" milanese, quello che, mentre incanta e convince con simpatia, sorrisi e barzellette, ti piazza il "pacco". Era un moderno Padrone delle Ferriere, signore assoluto del suo dominio, paternalista e generoso all'occorrenza. Ormai si pensava che potesse essere eterno (i suoi sanitari supponevano che avrebbe potuto toccare il traguardo dei 120 anni!); come grande imprenditore era circondato da magnificenza e leggenda: alla nascita di Pubblitalia, questa arruolò molti venditori di pubblicità. Molti ex miei colleghi raccontavano di un'organizzazione mai vista e conosciuta, con dovizia di mezzi e riconoscimenti per i dipendenti, e tra gli stessi dipendenti, molti sarebbero diventati dirigenti di Mediaset. Insomma è indiscutibile la grande caratura dell'imprenditore Berlusconi, pur consapevoli che la grande impresa è lastricata di buone intenzioni, condizionata come é dalle leggi ferree del capitale e del profitto.                                    Ma infine la morte livella tutto (come scrive TOTO'), oppure, come afferma chi non ricordo, forse Marc Augé, : "avere guidato i popoli o essersi ubriacati in solitudine non fa differenza"!                  Il mio ricordo personale è legato alla discesa in politica di Berlusconi nel 1994, una discesa annunciata in un famoso discorso televisivo dal suo studio nella villa di Macherio. In esso annunciava la nascita di "FORZA ITALIA". Quindi la campagna elettorale per le elezioni del '94; ero a Milano per lavoro, precisamente in Corso Italia, e vivevo il clima effervescente di quei mesi. Dopo lo scandalo di "mani pulite", il sistema dei Partiti era sul banco degli imputati, poi la caduta di Craxi, avevo la percezione dell'imponente organizzazione del nuovo Partito Forza Italia. Berlusconi aveva creato il Partito dal nulla, aveva inserito nel suo organico e nelle liste molti venditori di Pubblitalia che entrarono in Parlamento, e che avremmo rivisto in ruoli istituzionali. Il Cavaliere partecipava direttamente alla selezione dei candidati e i miei ex colleghi ci dicevano dei metodi utilizzati mai visti prima, perché applicavano le ultime tecniche di marketing: convocavano i candidati nelle ore più inconsuete, volevano stupire e sedurre, offrivano condizioni economiche inusitate ma, per contro, la formazione era severa e selettiva e il lavoro molto competitivo. Non nascondo che il mondo delle vendite era attento a questi sviluppi e molti venditori in cuor loro speravano di essere convocati. Ho vissuto come cittadino la fine della Prima Repubblica e la nascita della Seconda. Berlusconi ha avuto fiuto e coraggio imprenditoriale nello sfruttare il momento propizio per scendere in politica: in Corso Italia c'era un viavai frenetico di attivisti( forse vi era un centro di Forza Italia), mezzi che distribuivano pubblicità, altoparlanti che declamavano. Nessuno sapeva come sarebbe finita, ma ricordo che si fiutava un'aria di grande cambiamento, Forza Italia vinse le elezioni e Berlusconi formò il primo governo della nuova legislatura. Ieri, 14, Berlusconi ha avuto il suo funerale a Milano, religioso in Duomo e laico in Piazza; indovinata l'Omelia dell'Arcivescovo Delpini, un'omelia "gesuitica" come sanno fare i preti in cui ha fatto intendere molto più di quanto ha detto, che ha parlato dell'uomo senza lode o condanna, come si conviene in morte di ogni uomo; sulla Piazza invece esplode il clamore dei tifosi milanisti, un grido di affetto per l'uomo che aveva condotto il Milan a grandi vittorie.

A. Ferrin                                                                                                                                                modena, 15/6/2023

A PROPOSITO DI ETTY

 Sì, ritorno a  Etty Hillesum e al suo diario. vero breviario laico di umanità e spiritualità: mi sorprende sempre e commuove la capacità di introspezione di questa giovane di 27 anni che, nella tragedia umana in cui è immersa, conserva lucidità e coraggio. Ovviamente anche a prezzo di grande sacrificio, pure rivendicando e preservando il proprio diritto alla vita, ai sentimenti e alla femminilità. In Etty si coniugano corpo, mente e anima in un essere unico, completo, direi quasi autosufficiente, in cui la ricerca e speculazione filosofica convivono con i richiami della sensualità e dove non c'é spazio per l'ipocrisia e i falsi pudori. E' una personalità "risolta" forse grazie, e nonostante, il travaglio interiore che vive con grande consapevolezza: chi non vorrebbe avere, o avere avuto, come compagna di strada un'anima come la sua?

A. Ferrin                      

modena, 12/6/2023  

domenica 11 giugno 2023

BRODO ESISTENZIALE

 E' più forte di me: mi riprometto sempre di chiudere questa sorta di diario che nelle intenzioni vuole   registrare fatti e pensieri, ma il tempo scorre troppo velocemente, i fatti si affastellano alla rinfusa e si   susseguono senza soluzione di continuità, e in tale misura che è pressoché impossibile seguirne il filo   logico, ammesso che ne esista uno. Più verosimilmente, siamo immersi in un "brodo esistenziale" come   ingredienti secondari al pari di altri infiniti e ininfluenti, erranti vorticosamente e ignari del proprio   destino. Forse hanno ragione coloro che rinunciano presto alla ricerca di senso e si adattano a vivere,   semplicemente! Il disegno della natura non ha previsto una umanità superba che voglia svelare l'arcano   della sua presenza nell'universo: siamo solo parte di un ammasso di pulviscolo interstellare errabondo     nell'universo infinito. Ma se questa immagine suggestiva fosse la proiezione di una realtà interiore?       La realtà di un IO frantumato che rinuncia alla propria unicità? Indotto a deporre armi ormai inutili ?

A. Ferrin                                                                                                                                                          Modena, 11/6/2023

martedì 6 giugno 2023

GIULIA

 Dopo l'ennesimo femminicidio, si manifesta l'indignazione e l'emozione collettiva: scenario già troppo   ripetuto e ormai inaccettabile, come appaiono troppo frettolose e parziali certe analisi che riportano   allo stereotipo del maschio aggressivo e violento. L'autore di questo omicidio è violento e narciso,   nonché immaturo, e il suo Ego ipertrofico è alimentato dal successo che ottiene fra le donne che, a   loro volta, sono fuorviate dall'ingenuità e dal sentimentalismo; quest'ultimo femminicidio è aggravato   dal fatto che Giulia era incinta di sette mesi del bambino ucciso insieme a lei, bambino che non verrà   alla luce. Tuttavia, di questo maschio "aggressivo e violento", "immaturo e narciso", e perciò   meritevole dei peggiori appellativi, non vorrei farne il solo e unico capro espiatorio. In altri termini è   necessario chiamare in causa scuola, famiglia e tutte le componenti educative che concorrono alla   formazione delle nuove generazioni: formazione continua necessaria anche per gli adulti che non sono   esenti da "analfabetismo di ritorno" nelle scienze umane, quelle scienze preziose per lo sviluppo della   persona. Penso alla biologia e alla fisiologia e quindi all'educazione sessuale utile per una sessualità   matura: materie oggetto di incuria o di informazione nociva e fuorviante, appaltate all'anarchia delle   Reti della comunicazione selvaggia che hanno finalità consumistiche e non certo etiche. Date queste   premesse, è inevitabile che le persone più deboli siano vittime predestinate della violenza, vittime   altresì dell'impatto che il martellamento di una pubblicità sfacciata e invasiva può procurare. 

 A. Ferrin                                                                                                                                                         modena, 7/6/ 2023

sabato 3 giugno 2023

RAPITO

Dopo due anni sono andato al cinema per vedere l'ultimo film di Bellocchio, RAPITO: mi è piaciuto.      E' la storia di Edgardo, piccolo ebreo bolognese, battezzato all'insaputa dei genitori, ai quali è sottratto con la forza perché sia educato nella religione cattolica. La vicenda si svolge nel 1858/59 a Bologna, regnante Pio IX, ancora parte dello Stato della Chiesa, anni al culmine del processo unitario italiano che condurrà all' Unità del nostro Paese e alla scomparsa degli Stati preunitari. Il film narra una storia vera che fece scalpore anche in Europa: i fatti si svolgono in un contesto di grandi cambiamenti storico-sociali, tra il declino del potere temporale della  Chiesa e la costruzione della nuova Italia indipendente.  Molti anni dopo, i più illuminati fra i cattolici riconosceranno che la fine del Potere Temporale dei Papi sia stata provvidenziale per il futuro della Chiesa stessa. Ma debbo aggiungere che l'episodio del piccolo Edgardo, al pari di altri simili, avviene nel clima della Chiesa "trionfante", quella del "dogmatismo più radicale", ovvero "dell'unica verità", "dell'ebraismo deicida", e "dell'infallibilità papale". Pio IX fu messo alla berlina dalla satira italiana ed europea del tempo, e nel film appaiono alcune vignette originali, quasi novelle pasquinate. Infine alla morte del Papa, i liberali più avversi al Papato assalirono il corteo funebre nel tentativo di gettarne il cadavere nel Tevere, ma senza riuscirvi.

A.Ferrin                                                                                                                                                          modena, 3/6/2023