E' più forte di me: mi riprometto sempre di chiudere questa sorta di diario che nelle intenzioni vuole registrare fatti e pensieri, ma il tempo scorre troppo velocemente, i fatti si affastellano alla rinfusa e si susseguono senza soluzione di continuità, e in tale misura che è pressoché impossibile seguirne il filo logico, ammesso che ne esista uno. Più verosimilmente, siamo immersi in un "brodo esistenziale" come ingredienti secondari al pari di altri infiniti e ininfluenti, erranti vorticosamente e ignari del proprio destino. Forse hanno ragione coloro che rinunciano presto alla ricerca di senso e si adattano a vivere, semplicemente! Il disegno della natura non ha previsto una umanità superba che voglia svelare l'arcano della sua presenza nell'universo: siamo solo parte di un ammasso di pulviscolo interstellare errabondo nell'universo infinito. Ma se questa immagine suggestiva fosse la proiezione di una realtà interiore? La realtà di un IO frantumato che rinuncia alla propria unicità? Indotto a deporre armi ormai inutili ?
A. Ferrin Modena, 11/6/2023
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