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libreria di zurau

mercoledì 4 settembre 2024

AGOSTINO

Rileggo "Le Confessioni" di Agostino, il Vescovo di Ippona che dopo una gioventù di sregolatezze, seguita dall'esperienza nel paganesimo e dal manicheismo, abbracciò infine la fede Cristiana nella quale fu battezzato da Ambrogio, Vescovo di Milano. Le Confessioni costituiscono un "dialogo" esclusivo e più intimo tra il peccatore Agostino e il suo Dio. Se si pensa che l'Opera ha preso forma fra 4° e 5° secolo, agli albori dell'Era Cristiana, si capisce la sua carica rivoluzionaria, e perché la nuova Fede abbia avuto tanto successo. Agostino ha percorso la strada propria di ogni essere umano: ha studiato come si conveniva a un giovane della sua età e ambiente sociale, e si dava alla pazza gioia gozzovigliando sfrenatamente. Poi prese in moglie la schiava che lo accudiva, e da lei ebbe anche il figlio Adeodato, ma infine si convertì e divenne un'autorità fra i predicatori e retori del tempo, quindi fu nominato Vescovo di Ippona. Da sempre è annoverato tra i Padri della Chiesa. E tuttavia il mio desiderio di rileggere l'Opera è reso difficile dalla sua complessità che vuol dire anche "pesantezza", nel senso che è molto denso, quasi mattone che richiede grande concentrazione, e l'età mia non aiuta. E' grande la profondità di Agostino: in esso è già il più edificante misticismo del medioevo espresso con una spiritualità umana prossima all'essere divino. Tra le sue opere è anche "La Città di Dio". Non si può che provare nostalgia per lo stato di grazia raggiunto dai grandi mistici e asceti. Peccato che, a causa dei nostri limiti, non riusciamo a cogliere l'unicità di questa scelta quando ci tocca. Agostino, Vescovo di Ippona, oltre a centinaia di sermoni, al confronto con i pagani, visse anche il momento in cui i Barbari, provenienti dalla Spagna, dilagarono nel Nord Africa. Sono i primi secoli del Cristianesimo, la religione che soppianterà il paganesimo, diventando quella più diffusa in Occidente. Ma istituzionalizzandosi come religione dominante perderà, in un certo senso, la sua "verginità". Sarà sempre più "instrumentum regni".

Modena, 4/9/2024                                                                                                                                                   

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