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libreria di zurau

giovedì 12 settembre 2024

SENTINA

E' il 12 settembre, il mese che ho sempre ritenuto più propizio per il mio lavoro: giornate limpide con temperatura perfetta dopo l'estenuante calura estiva. Era un piacere alzarsi presto e avviarsi al lavoro quotidiano e, a mia memoria, quelle giornate erano molto produttive: sarà perché eravamo reduci da ferie che infine sembravano anche troppo prolungate. Ora, privo di impegni di lavoro, terminata la luna di miele con le aspettative della pensione, nel frattempo divenuta routine spesso monotona, le giornate sono assorbite dalla lotta continua con gli acciacchi piccoli e grandi che l'età ci riserva. E allora cosa resta? Per combattere l'aridità d'animo, rileggo buoni libri, classici della letteratura o saggistica, oltre alla stampa nazionale e locale; per la verità vorrei conversare con qualche mio simile ma è pressoché impossibile, non vorrei essere anche io vittima del pregiudizio di Thomas Moore che afferma " Quanto più guardo gli uomini, tanto meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle donne, tutto sarebbe a posto". A questo proposito ieri, in Piazza Grande a Modena, mi sono seduto all'esterno del Caffè Concerto per la lettura del giornale, mentre tutt'intorno gli addetti allestivano la platea per il prossimo Festival della Filosofia, (per inciso ho perso il numero dei Festival che proliferano in tutta Italia e che hanno per tema tutto lo scibile umano). Nel deor del bar sono capitato vicino a un gruppo di amici, tutti anziani, forse miei coetanei, ma senz'altro modenesi autentici. E' inevitabile che io ascolti le loro battute più grevi che nascono e crescono nella compagnia che mi sembra composta da ex professionisti e commercianti che, senza remore né timori, parlano di personaggi pubblici locali e nazionali sui quali tranciano giudizi senza appello infarciti di vere maldicenze e volgarità. Questa infine la "perla" del loro conciliabolo che mi ha colpito maggiormente: è la cronaca nera della donna viareggina che, scippata della borsa da un marocchino, lo insegue con la sua grossa Mercedes, lo investe una, due, tre volte fino a schiacciarlo contro un cancello uccidendolo, quindi recupera la sua borsetta e se ne torna a casa senza denunciare il fatto. Solo le telecamere ambientali hanno svelato l'accaduto: ora la donna è sotto accusa. Ebbene il commento a questa notizia è questo: io avrei fatto la stessa cosa. Poi, vuotata la sentina dalle proprie cattiverie e frustrazioni, i compagni di merenda si congedano perché le mogli "hanno buttato giù la pasta".

Modena, 12/9/2024                                                                                                                                             

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