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libreria di zurau

martedì 26 novembre 2024

25 NOVEMBRE

E' l'ennesima giornata dedicata a qualcosa o a qualcuno per sensibilizzare il popolo a tematiche di alto  valore sociale; ora è la volta della violenza sulle donne. Io ho avuto due mogli, ho due figlie e due  nipotine, e pertanto sono attento e molto sensibile ai problemi che il tema pone. Ma noto subito un  profluvio di retorica, frasi fatte e luoghi comuni dai quali si evince che c'é già un colpevole, individuato e già condannato, indovinate chi? Ovviamente è l'uomo, "orco della situazione" di cui le donne appaiono vittime inermi e predestinate. Ma purtroppo, fra tanta retorica e luoghi comuni, sono assenti argomentazioni equilibrate in cui figurino proposte costruttive, quali l'educazione ai sentimenti e all'affettività, nonché l'educazione alla fisiologia della sessualità. E infine, ma non ultima per importanza, una comunicazione rigorosa che non induca o indulga alla superficialità, e poi alla banalità. Inutile ribadire che il problema è culturale, e di enorme complessità, che non prevede scorciatoie né semplificazioni, problema da cui escludere pregiudizi e manicheismo ipocrita e codino. Spesso, sui mezzi di comunicazione, ma anche per strada, si ascoltano e si vedono i giovani che affrontano questi temi in modo sorprendente, e allora penso che gli "esperti" dovrebbero lasciare le cattedre per confondersi nelle masse.

26/11/2024

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