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libreria di zurau

giovedì 28 novembre 2024

INUTILE

Esco sbattendo la porta: quante volte avrei voluto farlo senza però che l'impulso si facesse azione. Ora posso tutto, sono quasi onnipotente, ma non vale, non è la stessa cosa. Non so cosa fare della mia libertà, ormai inutile. Sono uscito per la solita passeggiata: l'aria gelida sferza il viso e il cielo è limpido, procedo lentamente perché le membra sono rattrappite  La cosa buffa è che viviamo la prima parte della nostra esistenza guidati dall'ottimistica spinta all'esplorazione, in attesa di scoprire la terra "promessa" e poi, esauritosi questo istinto, dobbiamo accettare il principio di realtà, realtà spesso frustrante. Ascolto la rassegna della stampa, ennesimo bolo difficile da ingerire e poi digerire; il mondo irrompe nella mente disorientata e affollata da fantasmi antichi. E' il rito mattutino in cui solamente i giornalisti sembrano a loro agio:  trasmettono notizie di conflitti armati e relative carneficine con malcelata voluttà e apparente distacco professionale. D'altra parte sono pure essi di carne e ossa, ma la rassegna diventa esilarante quando affronta i temi della politica italiana. La politica è un'arte "nobile" si afferma, e necessaria, arte che non tutti riescono a praticare, ma quella italiana è fra le meno comprensibili da chi l'osserva, noi italiani per primi, ma forse siamo anche i più indulgenti e facili a perdonare le malefatte dei politici, ovvero il loro mercanteggiare e trafficare al mercato delle vacche. La comunità in cui viviamo è lontana da quella ideale in cui vorremmo vivere, e tuttavia procediamo caparbiamente nell'illusione che essa sia raggiungibile.

 29/11/2024



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