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libreria di zurau

domenica 24 novembre 2024

OLIO DI RICINO

Sono nato in piena guerra (la 2^), cresciuto con poco latte materno, che la mamma non lo produceva a causa dei bombardamenti, e così usarono il latte di capra e asina: questo lo trovarono nella campagna di Cropani dove erano sfollati. Raccontavano del mio precario stato di salute causato dallo scarso  nutrimento per cui temevano che non avrei compiuto l'anno. Fu allora che cominciarono a propinarmi  l'olio di ricino? E' un'immagine indelebile quella del bicchiere multicolore con l'olio trasparente e nauseabondo da trangugiare. Non ho dimenticato quell'odore e sapore ributtante, nonché le mie lungaggini prima di subire la tortura, poi aggiungo che in quel tempo l'unico ricostituente indicato dal medico era l'olio di fegato di merluzzo, olio che io e i miei fratelli dovevamo assumere alla bisogna. Poi seppi che durante il regime fascista agli oppositori del regime, per punizione, era riservata una robusta purga con olio di ricino. Pertanto, senza esserne consapevole, sono stato antifascista o considerato tale già in tenera età, e per ciò sono stato punito ma, caduto il fascismo e diventato adulto, non ho preteso premi e risarcimenti. E pensare che oggi, a 80 anni dalla fine del conflitto mondiale e dalla caduta del fascismo, veri o sedicenti oppositori di quel regime rivendicano ancora benemerenze e fruiscono di indebite rendite di posizione. 

 25/11/2024            

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