Ieri mattina ho visto la mia vicina Claudia in cortile, e istintivamente le ho chiesto di Pippo che, come sempre, viene a strusciarsi fra le mie gambe per farsi carezzare. Invece si è avvicinata Claudia la sua proprietaria che, tutta piangente, ha confessato che Pippo era stato soppresso. Non era vecchissimo ma era quasi cieco e sordo e, soprattutto con una grossa massa tumorale nell'addome, massa nascosta nel pelo folto. Per lei e suo marito Roberto è stata una scelta straziante. Si è trattato di eutanasia praticata dalla veterinaria di Pippo. Rivivo la morte del nostro Tommy volato dal nono piano nel tentativo di acchiappare un uccellino, procurando così molta sofferenza nei nostri figli. Tommy lo abbiamo sepolto in un campo adiacente. Quando abitavo in via Rondelli, in una villetta c'era un cane Boxer, o Bulldog? Era giovane, forte e affettuoso, ma questo non gli risparmiò la morte prematura e improvvisa; quando vedevo il suo proprietario, questi, ricordando il suo cane, si emozionava ancora fino alle lacrime. Il ricorso all'eutanasia per porre fine alle sofferenze di Pippo ha comportato comunque non pochi dubbi e travaglio per i suoi padroni, e si tratta di un cane, è pertanto comprensibile che il tema Eutanasia sia sempre al centro del dibattito pubblico. Ho scritto, e si tratta di un cane! Ma ce n'è a sufficienza per credere che noi umani non siamo i soli esseri senzienti; piuttosto siamo noi stessi che spesso siamo "diversamente umani".
Modena, 20/8/2025
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