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libreria di zurau

mercoledì 8 ottobre 2025

NIENTE DI NUOVO

Quelli che vogliono venderti il vecchio per nuovo. Tutti noi, in verità, ci nutriamo di parole e idee(?) trite e ritrite, e se siete sufficientemente informati, vi accorgerete che poco o niente di nuovo c'é sotto il sole. E infatti, leggere i Classici greci e latini o quelli della filosofia orientale, si ha l'impressione che sia già stato detto tutto, ovvero, che le teorie siano state rimuginate, imbellettate e spacciate per nuove. Se  questo è vero, la spiegazione può essere, che tutto ciò sia dovuto al fatto che il processo evolutivo dell'umanità ha raggiunto il suo massimo potenziale. Insomma, la società umana avrebbe  toccato il vertice delle sue capacità propulsive, e che pertanto sia iniziata la fase recessiva propria di ogni crescita. Vedo molti segnali di un ammorbamento del clima sociale in cui viviamo, riguardo non solo all'Europa, ma anche nel mondo: le tensioni sempre più diffuse e trasversali fanno temere che, prima o poi, un semplice "casus belli" possa condurre a un'immane deflagrazione mondiale. Non avrà più senso chi ha torto o ragione: saremo tutti uguali (i pochi sopravvissuti) perché la maggior parte sarà stata annientata, e quella sopravvissuta sarà occupata in una difficile e problematica rinascita. E' forse ora di dimenticare la comoda narrazione di nazismo e fascismo come male assoluto e, più opportunamente, individuarlo nei vari Trump, Netanyahu e Putin!  

Ho l'impressione di avere già espresso in passato concetti simili, ma è più forte di me: non riesco a evitare, quasi coazione a ripetere, pensieri ossessivi che mi frullano in mente. Sono pessimista? Non lo sono mai stato, ma lo scorrere degli anni, una realtà cangiante senza soluzione di continuità fanno sì che ci si senta "spiazzati", senza per ciò essere preda di alzheimer o demenza senile. Sono piuttosto triste, non per il destino assurdo che ci tocca, ma per il suo significato negato. Dobbiamo essere paghi del ricordo e della manciata di cenere che lasciamo? Non più la solennità dell'antico Camposanto né pietre  bianche di una domestica Spoonriver. Invece svolgo le faccende quotidiane immerso nell'ultimo sole  d'autunno: cerco immagini che trasmettano serenità, ed ecco una mamma giovanissima che tiene il suo piccolo fra le braccia; ultimamente scene simili non sono rare, la carrozzina vuota e il bimbo in braccio. La scena è così bella da non resistere alla curiosità di conoscere l'età del neonato. Rifiuta la carrozzina e vuole stare in braccio? Quanti mesi? E la mamma accondiscendente: 2 mesi! Incredibile. Quelli della mia generazione nascevano ancora con gli occhi chiusi come i gatti, fasciati stretti e nascosti per mesi alla curiosità del mondo. Oggi, appena in grado di camminare, te li ritrovi con smartphone in mano a chattare con i coetanei, e che non siano disturbati!

Modena, 8/10/2025  

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