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libreria di zurau

lunedì 9 ottobre 2017

AMMORE & MALAVITA


                                                            AMMORE&MALAVITA



Non sono un grande estimatore dei film musicali, mi annoio anche con le Opere liriche, e pertanto
ricordo solo pochi musical: West Side Story e Jesus Christ Superstar.
Ciò spiega perché mi sono recato con una certa perplessità (ma a torto) nel cinema Astra per assistere al nuovo film dei Fratelli Manetti: Ammore e Malavita, film molto bello per la musica e i testi in cui
tutto si amalgama alla perfezione nell'incomparabile panorama della Napoli popolare, della "Spaccanapoli" dei quartieri più poveri, fra il grottesco e l'arguzia che nascono copiosi nelle strade,
dove tutti sembra che recitino, e invece sono solo "se stessi".
E' un'esplosione di suoni e colori che addolcisce e alleggerisce anche i fatti di sangue più truci: è
la vita che esplode, piange e gioisce anche nel lutto, e gli attori caricaturisti drammatizzano ed enfatizzano all'estremo il proprio ruolo, ma senza forzature, vale a dire "napoletanamente".
Chi ha visitato Napoli e ha visto la sua vita scorrere nelle strade e nei suoi vicoli, fra i Bassi e le
scalinate, riconosce quelle atmosfere piene di sentori e suoni provenienti da mare e monti.
E i veri napoletani vi si muovono con disinvoltura, con le loro facce antiche che sembrano ignare di
essere al centro dell'attenzione, di calcare con distacco e saggezza le tavole di un palcoscenico.
E la musica ? E' il corollario naturale di una città di suoni e armonie.

A. Ferrin
Modena, 08/10/2017

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