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libreria di zurau

domenica 23 settembre 2018

DERZU UZALA





E' il film di Akiro Kurosawa girato nei primi anni '70; il famoso regista era reduce da una profonda
crisi depressiva che lo aveva condotto a un tentativo di suicidio, e da ciò è scaturito probabilmente il
soggetto del film che narra una storia semplice ma piena di poesia.
Derzu Uzala è un vecchio cacciatore di etnia euroasiatica che vive solitario e libero nella Taiga siberiana: incontra una pattuglia militare zarista impegnata nell'esplorazione del territorio nel quale deve fare rilevazioni orografiche e topografiche utili per la conoscenza del vastissimo Impero russo.
Il Capitano gli chiede di fare loro da guida nel territorio sconosciuto, il cacciatore accetta , e inizia così la sua avventura alla guida del drappello di soldati.
Il film è tutto qui: da un lato i soldati rudi che devono combattere e conquistare, e Derzu Uzala che è
uomo semplice e mite, che vive in simbiosi con la natura, dove tutti gli esseri animati e inanimati sono fratelli; egli ha una visione animista della vita e del mondo in cui vive: interpella animali e
piante quasi fossero esseri senzienti, è mosso da pietà e partecipa alla loro sofferenza, certo che nella
natura risiede il destino di tutto e tutti.
Al temine della missione esplorativa dei militari, il vecchio è colpito da un'incipiente cecità, e il suo
capitano gli offre ospitalità nella sua famiglia, offerta che Derzu, inizialmente, accetta.
Ma non può vivere fra quattro mura: gli mancano la vita della Taiga, la sua tenda e la durezza della quotidianità, pervasa però di libertà, libertà che decide infine di riconquistare.
Il Capitano non può che rispettare la volontà del vecchio cacciatore e, al momento del commiato, gli regala un nuovo fucile.
L'epilogo della storia è triste.
Inoltratosi nella Taiga, Derzu Uzala è ucciso da malfattori che lo derubano del fucile.
A.Ferrin
modena. 23/9/2018

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