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libreria di zurau

mercoledì 8 maggio 2019

MANCUSO & ROVELLI



Dialogo colto tra lo scienziato Rovelli e il teologo Mancuso: il primo afferma di non essere credente,
il secondo di esserlo; è il confronto non nuovo fra trascendenza e immanenza in cui si dibatte l'uomo
da sempre, e in cui, inevitabilmente si avventura chiunque abbia voglia ed energie da impiegare.
Lo scienziato confida nella ragione e razionalità, quindi nella scientificità dell'esperienza e, in assenza di risposte, sospende il giudizio, ma persevera nella ricerca, mentre il teologo fa una scelta fideistica, ossia si rifugia nella fede.
Tutti, prima o poi, da sempre, siamo posti di fronte a temi dai quali rifuggiamo istintivamente, quali
la vita e la morte, dell'origine e del fine dell' esistenza.
Questi interrogativi sono immutati da migliaia di anni: siamo fermi alla filosofia dell'antica Grecia, e
a quella dei grandi pensatori d'Oriente.
Il nostro destino è quello di estinguerci sperando, o disperando, fino agli ultimi giorni.
A.Ferrin
modena,8/5/2019

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