SCRIBERE

libreria di zurau
sabato 4 maggio 2019
BROKER
Mi sono detto: è una bella giornata, è caldo, quasi quasi scendo nel giardinetto della "Fogliani" a
leggere, anzi a iniziare finalmente la lettura di un libro raccolto in una sala d'aspetto, luoghi in cui
altri lettori lasciano i libri letti, e che mettono a disposizione di altri visitatori.
Si tratta del "BROKER" di John Grisham, uno scrittore che non conosco, e non saprei dire se il suo
sia un un triller o un giallo, e in ogni caso è un genere che non amo; leggo le prime pagine e già vorrei sbadigliare: la prosa è pesante, il suo periodare involuto, e le descrizioni troppo minuziose, quasi espedienti per "allungare il brodo", forse il suo editore ha richiesto un libro di 300 pagine?
Qui si sta bene: c'è un'aria leggera e si avverte solo il fruscio prodotto dal volo delle tortore; scorro
le prime pagine senza emozione ma. giunto a pagina 21, sospendo la lettura perché, in corrispondenza
della rilegatura, e per tutta la sua altezza, noto un capello biondo.
E' molto sottile: non è un pelo di cane o gatto, né un crine sfuggito da un'imbottitura, e il colore è senz'altro biondo cenere; tralascio Grisham, prendo il capello fra indice e pollice per osservarlo
attentamente ma, per quanto lo rigiri, è un capello, un capello di donna adulta perché è improbabile
che una bambina legga un libro simile.
Perché leggere il libro la cui lettura non è intrigante quanto può esserlo questo capello caduto tra le pagine, o strappato dalla lettrice per lasciare una traccia di se? Certo, avrebbe potuto scrivere a matita il suo nome, un pensiero, e magari anche il numero di telefono!
Io posso solo fantasticare: lei ha una chioma folta che cade sulle spalle, i tratti del viso sono regolari, la pelle diafana con qualche lentiggine d'ambra, e gli occhi azzurrini.
Sorrido della mia ingenuità, ma sono grato alla donna che, per un attimo, ha eccitato la mia fantasia.
A.Ferrin
modena, 4/5/2019
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