ROBERTO
Il Natale è alle spalle, Santo Stefano anche, e ora siamo in attesa di scavalcare il 31 Dicembre per inoltrarci nel 2021: il tutto nonostante Covid19 che non allenta la presa su di noi, spaesati e spauriti. Questa mattina mi sono alzato presto e ho voluto informarmi circa gli inizi del grande piano di Vaccinazione anti Covid 19, un piano concertato a livello europeo e, per l'Italia, iniziato ufficialmente a Roma nell'Istituto Spallanzani; in diretta televisiva hanno trasmesso la vaccinazione di una infermiera, di una ricercatrice e di un ausiliario della Sanità. In genere si sprecano gli eventi definiti "storici", che storici non sono, dal momento che tutto è storia; ma in questo caso la vaccinazione in diretta riveste particolare importanza. La cerimonia (di questo si tratta) si è svolta con molta dignità e compostezza, i protagonisti subito intervistati hanno detto parole belle e misurate, non è mancato l'inevitabile Ministro con le solite parole di circostanza; così ha preso il via quella che tutti speriamo si riveli la battaglia decisiva al Covid19. Dopo questa bella notizia, raggiunta l'edicola, ho acquistato due giornali per rifarmi dell'astinenza da carta stampata di questi giorni, e sfogliando il quotidiano locale ho scoperto con orrore che un caro amico è scomparso il giorno di Natale: è Roberto, Pediatra, la professione più congeniale per l'uomo buono e generoso che era. Non ci frequentavamo da molti anni, ma ho voluto vederlo per vivere ancora la dimensione tragica della vita, (quasi non ne avessi avuto già a sufficienza), e per ricordare i momenti di convivialità in anni sereni. Per la prima volta sono andato alla Casa Funeraria, una struttura modernissima, quasi asettica, dove poco riporta alla realtà della morte, ma non è una novità: facciamo di tutto per rimuoverla dalla nostra mente ma, entrati nello spazio in cui giace Roberto nella sua fissità, non c'è più scampo. Davanti al corpo, ho visto lo scempio compiuto dalla schizofrenia che la morte provoca; ero paralizzato dal groviglio di pensieri che occupava la mente, pur essendo consapevole che piangendo l'amico piangevo anche la mia morte. Così la natura dispensa il bene e il male senza guardare in faccia, e con crudeltà innocente: la vita e l'universo intero dipendono dal suo disegno, per noi mistero imperscrutabile.
modena,27/12/2020