Sono anziano o vecchio? Non mi piace definirmi, o meglio, non amo le definizioni in genere: è una sorta di schedatura, quasi essere riposto nella teca che ti contiene con una fissità inquietante. Non anziano perché termine consolatorio per non dire vecchio, termine peraltro nobilissimo ma svilito dalla pubblicistica modaiola che esalta tutto quanto è nuovo, o si definisce tale. Non giovane infine se non altro per il dato anagrafico e le convenzioni che ti relegano nella riserva della Società per la quale sei prezioso consumatore ma potenziale vittima di selezione sociale. Attonito e incredulo, osservi il tuo passo lento in uno spazio sempre più angusto, senza orizzonte e cerchi consolazione nel ricordo di ciò che fu: di bellezza, gioia e forza c'è solo nostalgia dolcissima, mentre corpo e anima protestano e si dibattono invano tra ceppi e catene. Della bellezza e fascinazioni, e delle tristezze vissute restano le ombre e il dubbio: ho vissuto veramente oppure ho sognato? modena,3/12/2020
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